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Intesa dei consumatori: necessaria una carta dei diritti di accesso all’acqua per tutti

La grave crisi idrica che colpisce le regioni del Mezzogiorno d’Italia è il risultato di anni di inadempienze e di errori. A otto anni dall’entrata in vigore della Legge Galli sulla riorganizzazione dei servizi idrici sono ben poche le Regioni che l’ hanno messa in pratica. Il problema dell’acqua è soprattutto gestionale e affonda le sue radici nell’incapacità delle amministrazioni di organizzare l’intero ciclo dell’acqua e di effettuare un’efficiente gestione della rete idrica. L’intesa dei consumatori ritiene che i tempi siano maturi perché lo Stato italiano adotti una vera e propria Carta dei diritti del Cittadino in rapporto alla disponibilità di acqua per condurre un’esistenza civile. La Carta dovrà indicare la quantità di acqua che ogni cittadino dovrà avere a sua disposizione, secondo criteri di qualità e continuità del servizio e a tariffe eque. Dovrà anche indicare i poteri sostitutivi che, secondo il principio di sussidiarietà, dovranno entrare in funzione in caso d’inadempienza delle amministrazioni. Nei prossimi giorni l’intesa dei consumatori, formata da ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI presenterà una proposta organica di Carta dei diritti dell’utente dei servizi idrici da sottoporre al confronto con le amministrazioni, i cittadini e le parti sociali.








































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