L’Intesaconsumatori chiede un incontro urgente con il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, date le condizioni gravissime in cui versano le famiglie italiane.
Tutti i parametri economici e di comportamento conducono a questa considerazione.
Infatti: crollo dei consumi, pessima riuscita dei saldi, disastrosa situazione che si verifica nel turismo che, non dimentichiamo, è il vero oro-nero italiano e che è delittuoso lasciare in balia degli avvenimenti.
A tutto ciò si aggiunge la questione delicatissima dell’approvvigionamento e dei prezzi relativi al settore energetico, quali carburanti, elettricità e gas (in cui sono previsti clamorosi aumenti, oltre a quelli già registrati, nei prossimi mesi).
Pensiamo, per esemplificare, cosa potrebbe avvenire nella situazione invernale dove il combustibile già sconta ora il prezzo più elevato in Europa. Ve ne è fin troppo per sottolineare la gravità della situazione che, in mancanza di concreti interventi nel campo delle riforme e delle necessarie modernizzazioni e nonché in mancanza di modifiche fiscali o di supporto alla capacità di spesa delle famiglie, comporterà una caduta del potere di acquisto di circa 2.000 euro, pari a circa l’8%, con buona pace di tassi di inflazione formalizzati dall’ISTAT al 2,4%.
Intesaconsumatori, in mancanza di interventi seri atti a fronteggiare una simile situazione, riconferma che metterà in campo ogni iniziativa atta a contrastare questa situazione a partire il 16 di settembre prossimo dallo sciopero della spesa, delle utenze sia pubbliche che private, di boicottaggio di alcune produzioni e di presidi in tutte le città italiane, iniziando da Roma presso le sedi istituzionali dei propri gruppi dirigenti e dei cittadini indignati da tale situazione.