Prima di andare in vacanza chi ha conti correnti o libretti di risparmio fermi da una decina d`anni è bene faccia un`operazione. Anche soltanto un semplice estratto conto. Diversamente rischia di perdere il proprio denaro. Scadono infatti il 16 agosto per i rapporti bancari e il 26 agosto per i prodotti postali i termini entro cui inderogabilmente i consumatori dovranno “smuovere“ i cosiddetti conti dormienti. La sveglia ai risparmiatori la dà il Codacons del Friuli Venezia Giulia, che ricorda ai cittadini e consumatori i dispositivi introdotti “dal Dpr approvato dal Consiglio dei ministri il 5 giugno 2007 (in attuazione della Finanziaria 2006) per l`acquisizione da parte dello Stato delle somme contenute nei conti dormienti – dice una nota dell`associazione -, ovvero conti correnti o libretti bancari o postali anche al portatore che non hanno visto compiere alcuna operazioni sugli stessi negli ultimi 10 anni. Tale provvedimento è stato previsto nell`ottica dell`entrata a regime del già costituito Fondo per le vittime dei crack finanziari, cui tali somme saranno in parte devolute, mentre il residuo sarà destinato alle misure rivolte alla stabilizzazione dei lavoratori precari“. Prendersela con le Poste o la banca che non avvisa il cliente non servirà a recuperare il denaro. Per quanto concerne i depositi postali, “dal momento che le Poste sono state esonerate dalla normativa dall`obbligo dell`invio delle raccomandate contenenti l`invito a “movimentare il conto“ entro 180 giorni dal ricevimento pena il loro esproprio – ricorda l`associazione -, nonché i libretti al portatore e i certificati di deposito in generale e quindi anche bancari, è onere esclusivo dell`utente effettuare le dovute verifiche sul punto e attivarsi provvedendo alla loro movimentazione nei termini esposti“. Chi non vuole perdere la titolarità dei propri risparmi, magari seppelliti in un libretto lasciato “dormire“ per essere utilizzato solamente in caso di bisogno, deve limitarsi a fare una piccola operazione. “Basta fare un versamento o un prelievo, o una richiesta di aggiornamento contabile o anche soltanto una dichiarazione da parte del titolare o di un suo delegato che si vuole mantenere aperto il conto o il titolo – ricorda il presidente Vitto Claut -. Ai titolari di più rapporti (come un conto corrente e un dossier titoli) nella stessa banca, basta movimentarne uno per svegliare anche gli altri, che altrimenti in quanto collegati verrebbero tutti “requisiti“ (anche se si tratta di Bot o titoli a lunga scadenza)“.