Le associazioni dell’INTESA DEI CONSUMATORI, promotrici del disegno di legge di iniziativa popolare per la riduzione dell’IVA sul gas metano, superata la metà dell’obiettivo che si erano prefissate chiamano i propri aderenti ad un ulteriore sforzo per raggiungere il numero di firme necessarie alla presentazione al Parlamento del disegno di legge.
Poichè il Parlamento ed il Governo, che dovevano riordinare l’imposizione fiscale sul gas metano nel corso del passato 2002 così come stabilito dalla legge finanziaria alla fine del 2001 non l’hanno fatto , è necessario che i cittadini assumono un’iniziativa autonoma.
Continuare a pagare il gas con due diverse aliquote IVA, 10% e 20% ,per i medesimi consumi nel contesto della liberalizzazione ormai realizzata è soltanto un’ingiustizia.
I consumatori di gas per usi domestici continuano ad essere gravati da un balzello che ha l’unico scopo di aumentare le entrate del fisco, ma non ha nessuna giustificazione logica, razionale, giuridica.
Dato che si tratta di consumi primari, (elettricità e gas) occorre arrivare all’applicazione di un`unica aliquota IVA che tenga conto dell’irrinunciabilità di questi consumi.
Per questo l’aliquota IVA del 10% appare la più giusta per conciliare le esigenze del fisco con quelle dei cittadini.