Sulla questione dei riscatti pagati dallo Stato per la liberazione di italiani rapiti in Iraq ? argomento tornato oggi alla ribalta a seguito dell’inchiesta del quotidiano La Repubblica – pende ancora un esposto del Codacons presentato dinanzi la Procura della Repubblica di Roma.
L’11 aprile scorso, infatti, l’associazione si rivolse ai magistrati sulla base di alcune notizie stampa che parlavano di sostanziosi riscatti pagati per la liberazione di Giuliana Sgrena, Simona Pari e Simona Torretta.
Nel suo esposto il Codacons chiedeva di accertare il ?grave danno economico che la collettività percepisce dal deflusso di cospicue somme di denaro pubblico, erogate a bande di sequestratori che mediante atti di violenza (come i sequestri di persona) mirano a destabilizzare i Paesi cui appartengono le vittime dei rapimenti?, e di ?sanzionare condotte di favoreggiamento, inequivocabilmente idonee ad alimentare le forme di uno dei mali peggiori del nostro tempo, le attività terroristiche?.
Esposto che ? conclude il Codacons ? alla luce delle notizie odierne assume valore rilevante, e sul quale si spera si pronuncino presto i magistrati.