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Iva sulla Tia, iniziative di privati cittadini e delle associazioni dei consumatori

Non bastassero gli aumenti subiti dalle tariffe, spesso a far penare cittadini ed utenti sono le piccole-grandi beghe che si accompagnano alle bollette. Insidie private e problemi diffusi consumati tra ricorsi e conciliazioni. Il caso più recente riguarda l’Iva sulla Tia al centro di una serie di iniziative di privati cittadini e delle associazioni dei consumatori attive in Umbria.  Tra queste, Codacons e Confconsumatori che stanno mettendo insieme tutti i casi per i quali è possibile presentare ricorso in vista della class action. «Abbiamo già raccolto un centinaio di adesioni – fa sapere Simona Garone dell’ufficio legale di Confconsumatori Perugia – per procedere anche ad azione collettiva che sarà poi incardinata dal prossimo gennaio». Nonostante il rinvio della class action, la "battaglia" è già cominciata. Per aderire è sufficiente rivolgersi ad una delle associazione di consumatori accreditate, associarsi, compilare un modulo di adesione esibendo una copia delle bollette Tia "incriminate". «Più persone aderiscono – aggiunge l’avvocato Garone – maggior peso e pressione si potrà esercitare per dar corso alle richieste contro l’Iva ed altri addebiti». Il caso è divampato dopo l’agosto 2007, quando la Corte di Cassazione, in linea con l’orientamento comunitario, ha stabilito con una sentenza che il corrispettivo che i cittadini devono versare per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani non è soggetto all’imposta sul valore aggiunto, parificando la Tia ad una vera e propria tassa. Con l’inverno alle porte, torna in auge come ogni anno la questione dell’Iva sul gas metano che per il riscaldamento è applicata al 20% prefigurando ogni anno una spesa aggiuntiva per le famiglie di almeno 120-130 euro. «La questione è stata proposta al governo – osserva Salvatore Lombardi, presidente regionale di Federconsumatori – perché è la legge che prevede l’aliquota del 20% per il gas metano usato per il riscaldamento e del 10% per quello usato per cucinare». Segnali positivi in tal senso sono arrivati dal presidente dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, Alessandro Ortis che ha "suggerito" di ridurre al 10% l’Iva sul gas per uso domestico eliminando alcuni «oneri impropriamente addebitati in bolletta» nel settore elettrico. Per il gas, la riduzione dell’Iva, già applicata ai primi scaglioni di consumo dovrebbe essere uniformata ai consumi globali o almeno consentendo di godere della stessa agevolazione anche alle famiglie con riscaldamento centralizzato. Sul versante bollette elettriche, l’eliminazione riguarderebbe, per i soli clienti domestici, l’Iva, oneri generali, accise e addizionali. Intanto, a proposito di bollette del metano, in questo mese, gli utenti Enel Gas (oltre 150mila in Umbria) sono chiamati a comunicare la lettura del contatore per evitare sgradite sorprese poi, a febbraio, in sede di conguaglio. «A tutti i gestori – aggiunge Lombardi – chiediamo di non strangolare le famiglie con superbollette che possono essere evitate. La fatturazione anche se basata su consumi presunti va fatta con criterio e nel rispetto dei consumi storici. E poi c’è anche una questione "vecchi contatori" da rimuovere e controllare». Nei casi di contestazione, in questi casi, è possibile aprire un reclamo direttamente tramite il sito di Enel Gas. Se la controversia riguarda ad esempio una lettura presunta in eccesso, compilando il reclamo e segnalando i dati effettivi, è possibile ottenere l’accredito senza pagare la maxi bollette. Intanto, come già avvenuto per le bollette elettriche, per contrastare i rincari anche per il gas è in arrivo il "bonus sociale", il cosiddetto "regime di compensazione della spesa sostenuta per le forniture energetiche" introdotto con l’obiettivo di sostenere le famiglie numerose e, in generale, che versano in condizione di disagio economico garantendo loro un risparmio sulla spesa annua per energia elettrica. Per ottenere il rimborso dallo scorso gennaio 2008, le domande vanno presentate ai Comuni di residenza entro il 28 febbraio 2009. Le istanze presentate successivamente danno diritto al bonus dai mesi successivi alla presentazione. Un ulteriore bonus elettricità da 150 euro è previsto anche per i cittadini che soffrono di patologie che richiedono il collegamento ad apparecchiature alimentate ad elettricità.

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