Site icon Codacons Lombardia

La “class action” per la monnezza

M. P. – CASERTA Caro Lubrano, sono un cittadino campano e mi chiedo se con la nuova legge sulla class action non sia possibile promuovere un’azione per un rimborso delle tasse sulla spazzatura, sia pure simbolico o parziale, dato che i risultati sono quelli che tutti conosciamo. Tra l’altro credo che la Campania abbia una delle tassazioni locali più alte d’Italia. È possibile, sì! Un’azione risarcitoria collettiva nei confronti del Comune che pretende di riscuotere la tassa sui rifiuti ma non fornisce agli utenti il servizio di rimozione e smaltimento, è attuabile – eccome! – purchè l’iniziativa sia affiancata o promossa da un’associazione di consumatori. Tanto attuabile che se ricordo bene qualche mese fa una associazione di consumatori, il Codacons di cui è segretario Giorgio Rienzi, ci ha già pensato. Semmai il rimborso non dev’essere «simbolico» e forse nemmeno parziale perchè qui si può ipotizzare anche un reato: interruzione di un servizio pubblico. E tuttavia fossi in lei sig. M.P: non mi farei molte illusioni. La legge sull’azione risarcitoria collettiva (la «class action»), approvata l’1 luglio 2008 è stata rinviata all’1 gennaio 2009 ma già si profilano nuovi rinvii. Nel frattempo la modifica più significativa che è stata apportata al testo già approvato riguarda la non retroattività dell’azione. Questo vuol dire che chi ha avuto ha avuto e «scurdàmmece ‘o passato» Nel senso che se oggi, a distanza di qualche mese dalla soluzione dell’emergenza monnezza, un gruppo di cittadini utenti volesse rivalersi col Comune, non potrebbe più farlo: la legge riveduta e corretta assolve i peccati.

Exit mobile version