L’Intesa dei consumatori è pronta a qualsiasi confronto su norme più efficaci e chiare ma non intende lasciare senza soluzioni positive le migliaia di risparmiatori ingannati.
L’esposto-denuncia sui casi Cirio e Argentina che l’Intesa dei consumatori ha presentato in ottobre aspetta ancora una risposta ufficiale da parte della Consob.
Oggi con grave ritardo, con gli attacchi che ogni giorno arrivano da più parti e con un rilievo enorme sulla stampa nazionale non possiamo accettare che tutto si risolva con iniziative di confronti non meglio specificati e che comunque non sono stati ancora messi in atto.
Il problema vero è far rispettare le leggi e i regolamenti, con un controllo sostanziale e preventivo, e con un maggiore collegamento Consob ? Banca d’Italia ? Ministro dell’Economia. Questo a nostro avviso non è avvenuto, e se c’è stato purtroppo non ha avuto nessuna efficacia dato il dramma che stanno vivendo centinaia di migliaia di risparmiatori.
Il futuro del risparmio si fonda sulla soluzione dei danni già causati e il prezzo eventualmente da pagare per il sistema bancario è ben più accettabile di una enorme crisi di fiducia che questi episodi di risparmio tradito hanno provocato.
L’Intesa dei consumatori ancora una volta chiede al Ministro Tremonti, alla Consob e alla Banca d’Italia di dare delle risposte concrete a queste domande di giustizia per poi iniziare una fase di confronti per il futuro.
Se questo non avverrà l’Intesa è già pronta con i propri legali a chiamare in causa oltre alle banche, come già avvenuto, anche chi doveva controllare preventivamente o sancire comportamenti scorretti e non lo ha fatto.