La contraffazione dei prodotti alimentari, oltre a danneggiare la nostra economia, può essere causa di gravi rischi per la salute dei consumatori. La pirateria agroalimentare, soprattutto quella internazionale, utilizza in modo improprio parole, colori, immagini, localitá, denominazioni e ricette che richiamano l’Italia, in modo da vendere, come prodotti italiani, merci che nulla hanno a che fare con il nostro Paese. La falsificazione non salva alcuno dei nostri prodotti: formaggi, salumi, caffè, olio, pasta, vini. Ed allora ecco che sulle tavole, soprattutto degli stranieri, compaiono il "parmesao" brasiliano, il "regianito" argentino, il "parmahan" statunitense, il "Mr. Daniele prosciutto & Company" americano, la mortadella "Bologna" (di tacchino) americana, il "Brunello" argentino e chi più ne ha più ne metta. L’industria alimentare, rappresenta per il nostro paese, una risorsa straordinaria. E’ chiaro, dunque, che la contraffazione dei nostri prodotti mina un settore strategico per la nostra economia con danni ingenti per il nostro paese. " Per garantire maggiori tuteli ai produttori di generi alimentari, non solo italiani, sono state istituite le cosiddette denominazioni di origine: inizialmente in Italia nasceva la Doc – denominazione di origine controllata- per tutelare i maggiori consorzi vinicoli. Oggi, in virtù di un regolamento comunitario, le denominazioni sono state estese a vari prodotti alimentari ed è nata così la Dop – denominazione di origine protetta che viene attribuita a quegli alimenti caratterizzati da particolari condizioni di territorio e di produzione ed ancora il marchio Igp- indicazione di origine geografica che viene attribuito ad una particolare area geografica. Ma i consumatori, in che modo possono tutelarsi dalla contraffazione alimentare? Innanzitutto attraverso un’attenta lettura delle etichette. Il produttore deve infatti indicare una serie di informazioni per il consumatore poiché, tanto maggiori sono le informazioni, tanto meno si rischia di avere incertezza sul prodotto acquistato. E’ attivo da qualche mese un servizio offerto dal Ministero per lo sviluppo economico che attraverso un call center – 06 47055437 – ed un indirizzo di posta elettronica – anticontraffazione@sviluppoeconomico.gov.it – ricevono le segnalazioni e le denunzie dei consumatori in merito a prodotti contraffatti.