Il Codacons Nazionale e il Codacons di Rieti, per mezzo del legale Avv. Vittorio Amedeo Marinelli e grazie alle continue denuncie del Presidente del Canoa Club Rieti Centro d’Italia Marco Tiberti, dopo attente ricerche e dopo aver raccolto una ricca documentazione, hanno presentato un atto di diffida con contestuale esposto, richiesta di sequestro giudiziario ed istanza di accesso. Ecco le parti dell’esposto, riguardanti le possibili zone inquinate, in primis tutta la parte della provincia di Rieti interessata dal bacino fluviale del Fiume Velino, che per la ricchezza di bellezze naturali ed ambientali e per la presenza di vestigia antiche di una certa importanza, tra cui l’antica Cutilia, le Terme di Vespasiano, verrà salvaguardata e tutelata mediante la creazione del Parco naturale del Fiume Velino, il cui territorio esatto è stato già perimetrato dall’Amministrazione Provinciale ed il progetto è in attesa di approvazione da parte della Regione Lazio; 2) che peraltro, nel territorio dei Comuni di Città Ducale e di Castel S.Angelo che ricadrà all’interno dell’istituendo parco, è stato delimitato un SITO DI IMPORTANZA COMUNITARIA, denominato ?Natura 2000??in quanto esempio unico al mondo, dal punto di vista geologico e naturalistico, contenendo inoltre diverse sorgenti, tra cui quelle termali di Cotilia, con acque minerali solfuree e ferruginose nonché quelle del Peschiera, le prime in Europa per portata e per qualità delle acque; 3) che le acque sorgive del Peschiera sono per di più in misura predominante captate dall’ACEA ed utilizzate per alimentare la gran parte delle della rete idrica della capitale; 4) che, all’uopo, è stato predisposto il PIANO REGIONALE DI RISANAMENTO ACQUE DEL LAZIO, all’interno del quale ?sono state individuate le aree di vulnerabilità idrogeologica da tutelare per assicurare le caratteristiche di potabilità delle risorse ivi localizzate. In particolare per le sorgenti del Peschiera sono stati definiti i complessi idrologici rispettivamente ?A1? e ?A2? nei quali dovevano essere presi provvedimenti di varia natura per la loro salvaguardia?; 5) Che tali misure, sono necessarie in quanto, come spiegato dallo studio del sistema acquedottistico Peschiera-Capore dell’ACEA del 1996, ?la protezione delle risorse idriche dall’inquinamento diventa nel tempo, un problema sempre più grave a causa dell’aumento delle immissioni nel territorio, in partcolare nei corpi idrici, di sostanze inquinanti e tossiche? con la conseguente necessità di attuare misure reali di salvaguardia e tutela delle fonti utilizzate per l’approvvigionamento idrico; 6) che ciò nonostante la detta area risulta interessata da iniziative speculative e da disfunzioni amministrative; 7) che, infatti, nella Piana di S.Vittorino, località Tomariccio, è stato concesso alla Società Troticoltura Castel S.Angelo, una concessione amministrativa per l’apprestamento di un enorme impianto, che, nelle intenzioni dei progettisti, verrà alimentata dalla parte residua della portata delle Sorgenti del Peschiera, pari a 8mc/sec., moduli d’acqua che verranno poi restituiti integralmente al fiume, unitamente alle deieizioni organiche di milioni di trote, sotto forma di colatura, senza che si sia proceduto alla valutazione dell’impatto ambientale, così come previsto dalla Legge 8 luglio 1986, n.349 ?; 8) che, peraltro, relativamente a questo progetto, è pendente, innanzi la Commissione Europea, Direzione Generale XI, Ambiente, Sicurezza Nucleare e Protezione Civile, con prot.2408.99/XI/010696, inseguito alla segnalazione del 14 marzo 1999 del Canoa Club Rieti, a firma del Presidente, Sig. Marco Tiberti, una procedura di infrazione nei confronti del Governo Italiano, per la presunta violazione delle direttive 85/337/CEE (valutazione di impatto ambientale di alcuni progetti pubblici e privati) e 92/43/CE (conservazione degli habitat naturali); 9) che esiste anche evidente contraddittorietà tra atti amministrativi, atteso che il Ministero dell’Ambiente ha progettato un intervento di recupero del Lago di Piediluco, che costerà all’erario diverse decine di miliardi, mentre la progettata troticoltura, che inquinerà inevitabilmente il Fiume Velino e, di conseguenza, il bacino lacustre, risulta beneficiaria di un contributo statale, dopo aver già fruito di pubblici procedimenti espropriativi oltre alla fornitura di 24000 litri di acqua; 10) che a tale fatto, si aggiunge il mancato funzionamento dei quattro depuratori della zona di Città Ducale (Rieti), caratterizzati per essere impianti epurativi completati ma non in funzione da considerevole lasso di tempo, non per cause accidentali, ma sembrerebbe, volutamente by-passati e resi inoperanti, con atto volontario da parte, presumibilmente, di ignoti; 11) che relativamente agli stessi, i tecnici dell’istante Associazione, hanno potuto constatare che gli scarichi di tipo civile della zona e quelli relativi ad un’area artigianale colà presente, terminano sic-simpliciter al fiume; 12) che tale stato di cose è fin da subito agevolmente rilevabile da parte degli organi istituzionalmente preposti, mediante prelievo dello scarico e nel corpo ricettore ultimo, da ritenersi diluito, con l’esigenza di prestare particolare attenzione ai valori dei colibatteri totali, fecali, salmonelle per UFC/100ml; 13)?14)?15)?16)?17)?18)?19) che tale situazione è particolarmente allarmante poiché la zona relativa, è confinante con l’area di protezione fisica della presa acquedotto, delimitata anche a mezzo di recinzione, per cui certamente posta entro la cd. Area di vulnerabilità principale o secondaria, come evidenziabile dalla carta ACEA edizione 1996, per lo studio del sistema acquedottistico Peschiera-Capore; 20) che di conseguenza esiste il concreto rischio di inquinamento del sistema acquifero; 21)? 22) che tali scarichi raggiungono, poi, il bacino di Piediluco, il che obbligherebbe all’applicazione delle rigide norme contenute nella Legge 152/99? 22)? 23)? 24)? 25)? 26)? 27)? IL CODACONS INVITA – Il Ministero dell’Ambiente, la Regione Lazio, il Noe Nucleo Operativo Ecologico del Comando Generale dei Carabinieri, il Corpo Forestale dello Stato, l’Asl di Rieti: – a) a voler riscontrare i gravi fatti di cui alla narrativa a presunti reati ambientali di inquinamento falde e corpi idrici in aree protette; ? – b) a voler verificare il futuro impatto biotico sul fiume Velino, Peschiera e Sorgenti dell’Impianto di Troticoltura di proprietà della Società Troticoltura Castel S. Angelo e le ripercussioni sul Lago di Piediluco; – c)? DIFFIDA – Il Comune di Cittaducale a voler prontamente mettere in funzione i quattro depuratori della zona nonché a voler provvedere alla manutenzione spicciola degli stessi, per evitare i successivi costi di rimessa in funzione; – IL COMUNE DI CITTA’ DUCALE, unitamente alla Regione Lazio, a voler cessare ogni richiesta a carico degli utenti, del pagamento di un canone per lo smaltimento delle acque reflue, previa quantificazione in rapporto ai consumi idrici, stante l’assenza di depurazione entro 15 giorni dalla ricezione della seguente domanda?