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La ferrovia diventa la metropolitana d’Italia. Per i clienti business, ma non per i pendolari

Finalmente potremo viaggiare con i nuovi treni FS ad Alta Velocità : Milano e Roma in 3 ore e mezzo, Milano e Napoli in 4 ore e 50. Oppure con Eurostar più veloci: Roma Venezia in 3 ore e 59 minuti. I prezzi? Competitivi e flessibili. Per esempio la tratta AV Milano-Roma costerà 109 euro in prima classe, 79 euro in seconda classe. E i prezzi possono scendere in base a orari e giorni e subire uno sconto del 35% se si fa andata e ritorno lo stesso giorno. Mauro Moretti, AD di Ferrovie dello Stato, l’ha definita "una vera rivoluzione, la nuova grande metropolitana d’Italia".  Bene , è pur sempre un atto di rinnovamento e miglioramento dei servizi, ma è automatico che notizie come queste diventino anche l’occasione di parlare del servizio reso dalle FS all’utenza nel suo complesso. Come si fa non pensare allora al servizio dei treni regionali che, senza mezzi termini, fa schifo? Sì, ha ragione Moretti, la colpa è soprattutto dello Stato  e delle Regioni che non investono in modo adeguato sul trasporto su ferro e fanno viaggiare, soprattutto al sud, i pendolari in condizioni pessime e vergognose . Ma alla fine, i pendolari, ossia la maggior parte degli utenti del trasporto ferroviario, si beccheranno rincari fino al 30% (così ha annunciato l’AD di FS) e i clienti Business i servizi privilegiati.
Il Codacons ha presentato una diffida al  Ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, e alle Regioni, in cui si chiede di non consentire la soppressione di treni Intercity ed Eurostar in favore dell’Alta Velocità, con conseguente danno per i passeggeri: "L’aumento del prezzo del trasporto per i cittadini non potrà essere calcolato facendo il semplice rapporto tra le tariffe dei due treni, ma dovrà necessariamente tenere conto anche del numero di posti soppressi nei treni a prezzi più bassi (…) Non ha senso dire che il prezzo di un biglietto ferroviario non aumenta se non si lascia all’utente la possibilità di scegliere tra due categorie di treno a prezzi diversi, ma lo si costringe a prendere quello più costoso perché l’altro non esiste più o non ha posti disponibili!"
La Federconsumatori , insieme alle associazioni dei pendolari, intanto, sta già preparando un "libro nero" sulla situazione delle ferrovie, che verrà reso pubblico e discusso nell’ambito di una grande manifestazione che si terrà a Milano.
 

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