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La guerra ai “fannulloni“ apre un fronte anche alla Camera dei deputati

La guerra ai “fannulloni“ apre un fronte anche alla Camera dei deputati. L`organo interno previsto dal regolamento di Montecitorio ha, infatti, accertato la scorsa settimana la presenza dei presupposti per il licenziamento di un commesso. Una decisione di cui non si ricordano precedenti. Il licenziamento è stato deciso in seguito all`assenza ingiustificata dell`assistente parlamentare protrattasi per diversi mesi. Da qui la risoluzione del rapporto di lavoro: una decisione assunta «responsabilmente» dinanzi ad un comportamento «senza precedenti».

Intanto ieri protesta dei sindacati davanti a Palazzo Madama per dire “no“ ai tagli dei salari della Pubblica Amministrazione previsti dal decreto manovra all`esame del Senato. Un centinaio di lavoratori della Cgil e Cisl Funzione Pubblica e della Uil Pubblica amministrazione dei tre istituti previdenziali pubblici Indpap, Inail e Inps hanno manifestato davanti a Palazzo Madama con bandiere, fischietti e slogan contro il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta e i tagli in busta paga per i dipendenti della P.a. previsti nel decreto manovra. «Brunetta vuole migliorare la pubblica amministrazione, ma in realtà taglia una montagna di soldi senza ammetterlo», dice un dipendente dell`Indpap, aggiungendo che con le misure previste nel decreto «si torna ad una burocrazia di 30 anni fa, che bloccherà la Pubblica amministrazione». Slogan e canzoni sulle norme anti-fannulloni.

“Non siamo fannulloni, siamo lavoratori“, “Brunetta sei tu il fannullone, vai a lavorare“, è stato il coro scandito dai manifestanti, che hanno aggiunto al loro sfogo anche la canzone di Mina, rivisitata, “Renato, Renato, Renato“.

Nel mirino dei manifestanti, insieme a Brunetta, anche il ministro dell`Economia Giulio Tremonti: «Stanno smantellando i servizi pubblici, calpestano i diritti dei cittadini, tagliano i salari dei lavoratori: fermiamoli!», scrivono i sindacati in un volantino.

La protesta è proseguita in serata con una fiaccolata fino al Colosseo. Per quantro riguarda le disposizioni volute da Brunetta in materia di assenteismo anche nel Veneto il Codacons appoggerà il ricorso. Centinaia di dipendenti pubblici residenti in regione si stanno infatti organizzando per ricorrere al Tar del Lazio contro la legittimità delle nuove norme messe a punto dal Governo. Il ricorso, curato a livello nazionale dallo studio dell`avv. Carlo Rienzi, solleverà dinanzi ai giudici la carenza di legittimità costituzionale della circolare Brunetta, laddove viola la parità di trattamento, il sistema di tutela sociale e il principio di efficienza previsti dalla Costituzione.

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