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La pagella dei treni in Fvg: sporchi e lenti. E i pendolari fanno causa alle Ferrovie

Treni sporchi e in ritardo. Pendolari costretti a viaggiare in piedi, vagoni poco sicuri soprattutto di notte, biglietti che costano troppo. Continuano i soliti disagi subiti da chi viaggia ogni giorno in treno per motivi di lavoro o di studio.  Lo mette in evidenza il risultato di un questionario distribuito dal Codacons del Friuli Venezia Giulia tra i pendolari che quotidianamente transitano sulla Udine-Pordenone. Gli intervistati sono critici, basta analizzare le risposte date alla prima domanda. Il giudizio sulla puntualità di Trenitalia viene definito "pessimo" o "insufficiente" da quasi la metà degli intervistati, è solo sufficiente invece per oltre 400 persone. I cronici ritardi dei treni vengono confermati da chi ogni giorno frequenta le stazioni ferroviarie.  E proprio per i disagi che vengono subiti dai viaggiatori il Codacons si sta organizzando per avviare, da gennaio, azioni legali collettive per la richiesta di risarcimento danni, la conosciuta "class action".  Lo fa sapere il presidente regionale del Codacons Vitto Claut che sottolinea «la scontentezza generale» tra i pendolari, che vedono il costo dei biglietti lievitare ma come controparte non trovano servizi adeguati.  «Stiamo pensando ad azioni collettive per tutelare i viaggiatori», conferma l’avvocato del Codacons. L’associazione che tutela i consumatori mette in evidenza alcune delle risposte date dai viaggiatori e punta il dito anche sui costi dei biglietti. Se da Pordenone si vuole andare a Trieste è bene sapere che è meglio fare due ticket, uno da Pordenone a Udine (costo 3,65 euro), l’altro per la tratta Udine-Trieste (6,70): due biglietti costano meno di uno complessivo, cioè 10,35 euro anziché 10,55. Gli esempi incredibili continuano. Costa meno andare da Udine a Conegliano – 4,25 euro – piuttosto che da Udine a Sacile – 5,20 euro -, che notoriamente è piú vicino. Insomma, chi da Udine va a Sacile risparmia un euro se fa il biglietto per Conegliano. Tra i pendolari c’è poi chi ha qualcosa da dire sui posti a sedere, quasi appiccicati, «non c’è spazio per le gambe», dicono.  Secondo il Codacons, Trenitalia potrebbe prendere spunto dall’iniziativa dell’associazione per organizzarne un’altra insieme e fare un’indagine per confrontare e approfondire ancora quali sono i disagi piú frequenti per i pendolari.  Un mese fa il Codacons ha distribuito 1.500 questionari tra i pendolari della Udine-Pordenone e le risposte sono state 1.175. Secondo i risultati, i ritardi nella media di un mese sono almeno tre per 265 viaggiatori, ma per la maggioranza, cioè 335 persone, sono addirittura 10 ogni mese, e per 210 viaggiatori sono ancora di piú. È invece appena sufficiente il giudizio dato per quanto riguarda i posti a sedere. In centinaia hanno risposto che in un mese molte volte non hanno trovato un posto libero. C’è poi la nota diolente dell’igiene delle carrozze. Il giudizio sulla pulizia dei treni è pessimo per 380 viaggiatori, insufficiente per 365, sufficiente per 280, dicreto per 95 e buono per 60 persone. E c’è chi ritiene di aver trovato il treno sporco piú di dieci volte al mese, insomma quasi a giorni alterni. Ci sono poi anche gli appunti lasciati dai viaggiatori che sottolineano la sporcizia in particolare nei bagni, i bagagli lasciati in mezzo ai corridoi senza alcun intervento dei controllori per fare spostare le valigie che intralciano, l’assenza di sorveglianza.
 

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