Come si ricorderà il Codacons si è rivolto pochi giorni fa a 101 Procure della Repubblica di tutta Italia chiedendo di intervenire in merito alla campagna pubblicitaria del film ?Saw ? L’enigmista?, caratterizzata da braccia e piedi umani mozzati e sanguinanti, immagini che avevano destato le proteste di molti cittadini.
La prima Procura a rispondere è stata quella di Bologna, che attraverso il Procuratore Luigi Persico scrive: ?la pubblicazione sui quotidiani di tali inserti pubblicitari (riferendosi alle immagini di mani e piedi mozzati, ndr) e analogamente deve ritenersi per l’esposizione al pubblico, nelle vetrine all’esterno dei cinematografi, ovvero dentro ai loro atrii, integra senza dubbio l’ipotesi dell’art. 725 c.p., nella qualificazione derivante dalla norma speciale dell’art. 1 della legge 12 dicembre 1960 n.1591 ? nota come legge Migliori a tutela dei minori ? in quanto le immagini offendono la pubblica decenza secondo la particolare sensibilità dei minori, e cioè il sentimento comune e naturale di rispetto per la persona umana, per le vittime di reati e per le vittime di disastri che cagionano il depezzamento del corpo umano, nei cui confronti appare appunto insopprimibile sentimento comune il rispetto e la pietas? .
Tuttavia il Procuratore fa sapere di non poter procedere al sequestro della campagna pubblicitaria del film, come richiesto dal Codacons, in quanto ?la fattispecie contravvenzionale dell’art. 725 c.p. è stata depenalizzata in forza dell’art. 58 del D.L.vo 30 dicembre 1999, n.507?.
La Procura di Bologna infine ha trasmesso gli atti al GIP, al Questore e al Prefetto di Bologna; a quest’ultimo si rivolge oggi il Codacons chiedendo la linea dura per fermare la campagna pubblicitaria del film ?L’Enigmista?.