C’è rischio dipendenza «Il crescere del montepremi sta trasformando il Superenalotto in una pericolosa "febbre" nazionale». Ad affermarlo è Francesco Tanasi, del Codacons, che chiede «un tetto massimo alle puntate». è, infatti, di 94,8 milioni di euro il montepremi del Superenalotto che andrà al fortunato che riuscirà ad indovinare oggi la combinazione vincente. Ma il crescere del montepremi, secondo il Codacons, sta provocando una sorta di "febbre" nazionale, che ha colpito tantissimi cittadini, disposti a tutto pur di vincere la maxi-somma. C’è chi si organizza in gruppi, chi si gioca l’intero stipendio, chi si indebita fino a perdere la propria casa, chi promette sistemi infallibili, chi si rivolge agli usurai. Un fenomeno questo che il Codacons ritiene molto pericoloso, «basti pensare – dice Tanasi – ai casi di dipendenza da videopoker o da gioco d’azzardo». Per tali motivi il segretario nazionale dell’Associazione chiede di fissare un tetto massimo alle puntate di ogni giocatore. «In buona sostanza – afferma Tanasi – chiediamo che venga stabilito per legge un tetto massimo in denaro al quale qualsiasi giocatore deve attenersi, che ad ogni estrazione non può essere superato, anche avvalendosi dei documenti d’identità dei giocatori». Con i 67,5 milioni di euro spesi sabato sera, ammonta a 347 milioni di euro la raccolta Superenalotto nei primi otto concorsi di ottobre. In media da inizio ottobre, gli italiani hanno speso 43 milioni di euro per ogni concorso. Se si considera la raccolta media dei primi nove mesi del 2008, pari a 162 milioni di euro, ottobre ha registrato il 114,5% di giocate in più. Chi centrerà il «6» questa sera potrà contare anche su circa 200.000 euro di surplus. Come stabilisce il regolamento Sisal, per premi superiori ai 52 mila euro, non si può riscuotere subito. Si dovrà inoltrare la scheda di gioco vincente all’ufficio premi della Direzione Generale che poi effettuerà il pagamento dal 61esimo giorno dalla data del concorso, compresi gli interessi al netto di spese.