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La RAI perde ascolti e Saccà chiede di aumentare il canone di 5 euro


Gravissime le esternazioni del Direttore Generale della Rai che sono apparse su tutti i giornali.
Mentre la sua gestione viene messa sotto accusa da moltissime parti, Agostino Saccà, non trova di meglio che chiedere un aumento che i consumatori contestano perché ingiustificato.

Ancora più grave è l’atteggiamento del Direttore Generale che ha prodotto continue censure sia su programmi sia su giornalisti con un depauperamento dei programmi ormai devastante.

Giusto, per l`Intesa, contestare ad esempio le puntate di satira a senso unico di Blob, ma non indispensabile la censura totale effettuata sul programma di Rai3. Inoltre, continuano le 4 associazioni, sarebbe opportuno un richiamo ufficiale anche nei confronti di alcuni conduttori tv della rete di stato, come ad esempio Vespa e Marrazzo, che utilizzano il loro strapotere per inserire o escludere a loro piacimento, nelle trasmissioni, ospiti e associazioni, in barba alle norme sul diritto d`accesso al servizio pubblico televisivo.

L’Intesa dei consumatori non permetterà aumenti di canone in presenza di un offuscamento del pluralismo dell’informazione e un abbassamento ormai sotto gli occhi di tutti della qualità dei programmi.

L’Intesa chiede immediatamente l’intervento della commissione di vigilanza sulla RAI del Parlamento per porre termine a questa deriva pericolosa che potrebbe produrre un danno enorme al servizio pubblico radiotelevisivo così importante per una informazione al servizio dei cittadini.

Inoltre se si dovesse verificare l’aumento del canone, l’Intesa impugnerà la decisione davanti al TAR.




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