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La truffa “bonus – fedelta’”

 Attenti ai messaggi internet. Consigli per evitare sorprese Clicchi "bonus fedeltà in denaro" e invece è la solita esca gettata da chi cerca la preda da "prendere all’amo", prendendogli dati personali e bancari.  Attenzione al phishing contro Poste italiane: il Codacons di Rovigo richiama l’attenzione dei consumatori sulle recenti segnalazioni di utenti che, dal mittente "www.poste.it", hanno ricevuto delle e-mail aventi come oggetto "Congratulazioni: bonus fedeltà". L’e-mail infatti recita: "Gentile cliente, Mondo BancoPosta premia il suo account con un bonus fedeltà pari a euro 150,00. Per ricevere il bonus è necessario accedere ai servizi on line entro le 72 ore dalla ricezione di questa e-mail". L’importo del bonus vinto, come detto, è di 150 euro, che tuttavia al netto delle "comisioni" (1 euro) diventano 149.  I sospetti dei consumatori rodigini che si sono rivolti al Codacons sono nati dagli errori di ortografia (vedi "comisioni") contenuti nell’e-mail.  Errori che «di solito – ricorda Chiara Crivellari, presidente del Codacons di Rovigo – nascondono l’azione di truffatori stranieri». E non meno, i sospetti sono nati dal fatto che l’e-mail in oggetto è stata ricevuta anche da persone che non sono clienti dei servizi di BancoPosta. Quindi «mai far girare via Internet i propri dati sensibili, nemmeno il numero di codice fiscale o della carta d’identità», è il monito di Crivellari. Il rischio, infatti, è di ritrovarsi vittime del phishing, cioè della pratica dei pirati informatici di raccogliere le informazioni personali sui conti correnti, per eludere i sistemi di sicurezza e svuotare la cassa lasciando il saldo a zero. «L’elenco delle possibili truffe via Internet o cellulare è sterminato», avverte Crivellari, che quindi invita i destinatari di e-mail nello stesso stile di "Congratulazioni: bonus fedeltà" a gettare la missiva elettronica nel cestino.  Ai curiosi che invece abbiano aperto l’e-mail in questione, il monito è di non cliccare su "Accedi al servizio on-line per accreditare il bonus fedeltà", perché "è così che si viene presi all’amo", spiega il Codacons. Che ricorda: le e-mail sospette possono essere rinviate per le necessarie verifiche alla Polizia giudiziaria.

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