L’Autorità Antitrust ha comminato una multa di 50 milioni di euro alla Philips Morris e di 20 milioni all’Eti, l’Ente Tabacchi Italiano, per aver posto in essere tra il 1993 e il 2001 un cartello anticoncorrenza sui prezzi delle sigarette.
?Dal 1993 al 2001 ? afferma l’Antitrust – la famosa marca americana di sigarette e l’Ente tabacchi hanno applicato aumenti di prezzo contestuali ed omogenei, mantenendo così la loro quota congiunta di mercato al di sopra del 90%, anche attraverso azioni volte a limitare iniziative concorrenziali di altri operatori?.
Ne consegue così un danno economico per tutti i fumatori che in questi anni hanno acquistato pacchetti di sigarette dei due marchi, venduti a prezzi maggiori per effetto del cartello.
Come per la rc auto, anche per il fumo si apre ora la possibilità di ottenere la restituzione delle maggiori somme pagate dal 1993 al 2001. Le associazioni dell’Intesa dei consumatori ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI, infatti, stanno studiando varie possibilità legali, che saranno portate a conoscenza dei cittadini, per portare avanti cause di rimborso come quelle delle polizze rc auto, per far ottenere ai fumatori la restituzione del 20% delle cifre pagate per le sigarette negli anni del cartello.
Una possibilità, questa, precisano le tre associazioni, che verrà riservata esclusivamente a coloro i quali riusciranno a dimostrare di aver smesso di fumare, in quanto trattasi di una campagna a favore dei fumatori ?truffati?, ma non a favore del fumo.