“Che un bambino di 8 anni abbia ingerito la sostanza contenuta negli yo yo, purtroppo, non ci stupisce affatto. D`altronde la battaglia del Codacons contro questo giocattolo era partita proprio dalla segnalazione di una mamma che, dopo aver visto il figlio cercare di mettere in bocca parte dello yo yo rotto, pur avendo bloccato in tempo il bimbo, si era preoccupata delle possibili conseguenze nel caso l`ingestione fosse stata portata a termine“ ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli.
“Il fatto che si sia ritenuto opportuno fare una lavanda gastrica ad un bimbo così piccolo dimostra che, a giudizio dei medici del Policlinico Umberto I, la sostanza liquida contenuta negli yo yo fosse tutt`altro che acqua. D`altronde, quand`anche fosse acqua, è ovvio che non possa essere considerata acqua potabile, priva cioè di qualunque effetto collaterale. Quindi è pur sempre una sostanza nociva“ ha proseguito Donzelli.
“Sappiamo perfettamente che esistono tanti possibili giochi pericolosi per un bambino e le possibilità che si facciano del male sono numerose. La nostra battaglia è impari e lunga. Resta il fatto che nel caso degli yo yo il gioco è così di moda da essere praticamente in mano ad ogni bambino e questo, come dimostra il caso di Ciampino, aumenta i rischi di incidenti. Ci si può fare male anche giocando a palla. Ma la differenza, per lo yo yo, è che la pericolosità deriva, diversamente da quanto considerato dal Gip che ha sospeso finora il giudizio, dall`uso normale del giocattolo, perché il pericolo è insito nel prodotto stesso“ ha concluso Donzelli.