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LAVAVETRI: ORA DOMENICI RISARCISCA I POVERACCI MANDATI SOTTO PROCESSO INGIUSTAMENTE!!








Dopo la decisione del Procuratore capo di Firenze, Ubaldo Nannucci, che ha bocciato il Comune di Firenze presentando richiesta di archiviazione delle denunce contro i lavavetri, ora qualcuno ? sostiene il Codacons – dovrà risarcire i lavavetri coinvolti in un ingiusto processo e che hanno subito, tra l’altro, infamanti accuse.

Considerato che il Tribunale dei diritti dell’uomo riconosce fino a 3.000 euro di risarcimento per una ingiusta incriminazione, l’amministrazione comunale potrebbe essere chiamata a pagare complessivamente fino a 150.000 euro.

Se fosse stato un sindaco e non un lavavetri ad essere ingiustamente accusato di un reato, cosa sarebbe successo? – Si domanda l’associazione, che mette i propri legali a disposizione degli accusati ? E chi ha incriminato questi soggetti, ha commesso calunnia?

La verità è che in Italia non si riesce a fare una seria prevenzione degli abusi, ad esempio mettendo i vigili ai semafori ? conclude il Codacons ? e si cercano scorciatoie improbabili come mandare in galera un onesto lavavetri. Farebbero meglio i sindaci a perseguire ricatti, estorsioni e abusi incrementando fortemente i controlli, senza inutili generalizzazioni che ai cittadini non portano alcun beneficio.


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