Il Codacons manifesta il suo scetticismo in merito al recente decreto legge del governo che ha rivoluzionato l’accesso alla professione forense sin dalla prossima sessione di esami di dicembre 2003.
In particolar modo l’associazione nutre non pochi dubbi per la parte del decreto che prevede l’abolizione dell’utilizzo dei codici commentati.
Infatti la decretazione d’urgenza, a soli sei mesi dalle prove scritte, non rende giustizia alle centinaia di migliaia di praticanti avvocati che hanno concluso, o stanno per concludere, il biennio di pratica forense impostando la loro preparazione all’esame secondo il consueto sistema di redazione di atti e pareri con l’aiuto della giurisprudenza.
Inoltre il codice commentato è uno strumento professionale indispensabile per l’avvocato e pertanto non se ne comprende il motivo della sua abolizione. Del resto lo scopo dell’esame è proprio quello di valutare i futuri liberi professionisti.
Sarebbe stato più auspicabile un regime transitorio e comunque non un decreto legge di dubbia costituzionalità alla luce dei requisiti richiesti dall’art. 77 della Costituzione.