Oggi l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas denuncia come le tariffe per l’energia siano in Italia molto più care rispetto al resto d’Europa, e come il servizio sia scadente, con l’utente costretto a rimanere al buio in media per tre ore all’anno.
Ieri l’Antitrust ha lamentato la mancanza di concorrenza in tutto il settore economico italiano. Ma allora queste istituzioni cosa fanno per impedire o rimuovere queste situazioni dannose per il consumatore? Non sembra molto.
Il CODACONS presenta in media ogni anno 5 esposti di grande rilevanza, di cui solo 1 va avanti, mentre tutti gli altri vengono archiviati, sebbene non siano privi di fondamento. L’unico esposto che procede, va alla velocità delle lumache o, se preferite, di un elefante! Si pensi al caso dei petrolieri. Il CODACONS fu la prima associazione a denunciare la situazione di cartello anti-concorrenza in questo settore, presentando nel lontano 1994 un esposto all’Antitrust. Solo dopo 6 anni si è arrivati ad un provvedimento a riguardo, che poi, come è noto, è stato annullato dall’Autorità Giudiziaria, per la precisione dal Consiglio di Stato. E questo proprio a causa della lentezza e della non tempestività di un intervento da parte dell’Autorità appositamente adibita che, muovendosi alla velocità di una lumaca, ha permesso che la pratica anticoncorrenza delle compagnie petrolifere divenisse una prassi consueta, ordinaria, naturale, e come tale, a discapito dei consumatori, lecita.
Che fine hanno fatto gli esposti del CODACONS contro la RAI per il monopolio del mercato delle musiche di sottofondo?
Che fine hanno fatto gli esposti del CODACONS contro i cartelli attuati nella cinematografia?
I cittadini sono stanchi di ascoltare e leggere le lamentele delle Autorità che, invece di intervenire con decisione e prontezza, sembrano dormire sonni più o meno tranquilli. E’ necessario, secondo il CODACONS, attribuire maggior poteri alle Autorità. E’ altrettanto necessario, però, che tali poteri siano utilizzati in maniera attiva ed efficace.