ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI hanno preso visione dei primi dati degli auemnti di prezzo nelle città campione e pur ritenendo che sarebbe opportuno aspettare quelli complessivi del primo di febbraio ribadiscono tutte le loro preoccupazioni.
Infatti le stesse rilevazioni confermano la giustezza delle denunce pubbliche fatte relativamente a tutti gli aumenti di prezzo dei beni e delle tariffe, come peraltro conoscono e purtroppo subiscono i cittadini. Sarebbe sufficiente sottolineare i dati di Napoli, Trieste ed Ancona che collocano l`inflazione tendenziale annua ad oltre il 3% o lo stesso dato generale del 2,4% che tende al rialzo e non certo verso l`1,7% programmato dal governo, avendo inoltre la piena consapevoleza che l`inflazione è stata certamente raffreddata dalla “gelata“ del prezzo del petrolio.
Noi quindi continueremo a vigilare e a denunciare i rincari sempre e comunque. Questo, per noi, è un dovere oltre che un diritto che sappiamo come abbia positivamente influito non solo al blocco delle tariffe dei treni già autorizzato dal primo gennaio del 4,15%, non solo all`inversione di tendenza, peraltro ancora da consolidare, dei prodotti ortofrutticoli ma a calmierare gli stessi prezzi dei prodotti di largo consumo.