Prosegue l`inchiesta sulle tangenti Anas, con altri 5 arresti e perquisizioni. “Non entriamo nel merito di un`inchiesta ancora in corso, certo il fatto che l`indagine abbia ancora risvolti così clamorosi e siano tuttora in corso perquisizioni, fa presupporre che, stando alle ipotesi degli inquirenti, i risvolti siano ampi“ ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli. “Un fenomeno di ampia portata che non può non avere avuto effetti diretti sulla sicurezza stradale. La lievitazione dei costi che le presunte tangenti hanno sicuramente determinato nelle gare d`appalto o per lavori d`urgenza assolutamente inutili, non ha comportato solo un costo in più che finisce per ripercuotersi sulle tasche dei consumatori, ma anche degli effetti sul numero di strade asfaltate e sulla qualità dei lavori. Gli scarsi finanziamenti che le amministrazioni riservano alla manutenzione delle strade è dimostrata dalle condizioni del manto stradale che in Italia è di pessima qualità, tra i peggiori nell`Unione europea. Basti pensare che persino le autostrade, che sono quelle nelle migliori condizioni, solo a fine anno avranno il 31% della rete con asfalto drenante, stando almeno alle promesse della Società Autostrade“ ha proseguito Donzelli. “Un aumento surrettizio dei costi ha, quindi, effetti diretti sulla sicurezza, riducendo ancor di più il già scarso numero di interventi di rifacimento previsti“ ha concluso Donzelli.
Il Codacons si costituirà parte civile nel processo sulle tangenti Anas.