L`effetto Gelmini si abbatte sul grembiule: rispolverato dall`armadio dopo anni di dimenticatoio, l`indumento è diventa un accessorio di lusso con prezzi alle stelle. “Non comprateli“, è l`allarme dei consumatori e anche l` Antitrust annuncia un`indagine sui prezzi. La divisa scolastica è salita alla ribalta delle cronache grazie all`inaspettato rientro in classe dalla porta principale ed ora la fa da padrone: il grembiulino, comunque, dalla scuola non era mai del tutto scomparso ma oggi, grazie al nuovo rigore imposto dal ministro di viale Trastevere, diventa quasi d`obbligo. Ecco allora che, come un accessorio qualunque tra zaini, astucci e cartelle, è soggetto alla griffe, all`impennata dei prezzi, alle speculazioni e, quindi, ai rincari. La denuncia di vertiginosi aumenti (superiori al 40%) arriva dal Codacons, che infatti ne sconsiglia l`acquisto alle famiglie stanche dell`ennesima stangata del caro-scuola, da annoverare tra il rincaro di libri e zaini firmati. Dati alla mano Francesco Tanasi, segretario nazionale dell`associazione di consumatori, parla di “un rialzo medio del 41,1% rispetto al 2007 e del 102,3 %, più del doppio, rispetto al 2001, ossia quando era ancora in vigore la lira“. Proprio per monitorare il rialzo dei prezzi il Codacons ha chiesto all`Antitrust un controllo sui costi di tutto il corredo per la scuola. Un`indagine dovrebbe partire nei prossimi giorni.