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LEGGE SUL RISPARMIO: L’ONTA DEL GOVERNO


La promessa di riforma della legge sul risparmio per tutelare milioni di risparmiatori vittime del risparmio tradito e dei cattivi consigli delle banche, sembra sia stata definitivamente insabbiata dal Governo,in cambio di qualche benevolenza di Bankitalia e delle oligarchie finanziarie ad essa collegate a doppio filo su una legge finanziaria spacciata come foriera di sviluppo che costerà invece oltre 600 euro pro-capite alle disastrate finanze delle famiglie italiane.


Il Governo si assume la responsabilità di fronte a milioni di risparmiatori traditi ed agli occhi dei mercati finanziari internazionali,di aver svenduto l’approvazione di una legge di riforma, che doveva sottrarre quei poteri impropri e nemici del mercato e dei risparmiatori alla Banca d’Italia,compresa la carica a vita del Governatore, vera anomalia degli ordinamenti dei paesi civili, per cederli all’Antitrust, autorità garante della concorrenza e del mercato.

Il Governo Berlusconi, molto solerte nell’ approvare in tempi strettissimi leggi ad personam che riguardano gli interessi di pochi intimi,non ha interesse ad approvare leggi che garantiscono quelle regole attese dai mercati e dai risparmiatori,che sanzionino-come negli Stati Uniti-il falso in bilancio con pene detentive di 20 anni e la promessa di approvare la riforma complessiva degli strumenti di tutela del risparmio, dopo il recepimento della direttiva Ue sul market abuse e la definizione dei nuovi poteri di Consob nella legge comunitaria sarà ?ennesima farsa
Gli 835.000 risparmiatori traditi dai cattivi consigli delle banche,che hanno visto sfumare 37,5 miliardi di euro dei loro sudati e sacrificati risparmi,non mancheranno di ringraziare il Governo Berlusconi ed i partiti che lo sostengono,che dovrebbero avere uno scatto di dignità in merito a promesse da marinaio solennemente fatte in convegni e dibattiti promossi per dissimulare il fumo negli occhi, alla stessa stregua di quelle delle banche,su una riforma attesa dalla maggioranza degli italiani. Ma Intesaconsumatori non si arrende e continuerà nella sua azione di denuncia a tutela dei diritti dei risparmiatori e della civiltà giuridica umiliata dal Governo.






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