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LEGGE SUL RISPARMIO: VERGOGNOSO INSABBIAMENTO DELLA MAGGIORANZA ALLA VIGILIA DEL PROCESSO PARMALAT



Alla vigilia del processo Parmalat, che si apre domani 29 ottobre a Milano, la maggioranza insabbia ancora una volta forse definitivamente, la legge sul risparmio che doveva offrire maggiore tutela ai risparmiatori per riconquistarne la fiducia tradita facendosi beffe dei mercati e dell’UE,che ha bocciato senza appello la depenalizzazione della legge sul falso in bilancio, corresponsabile dei crack finanziari addossati ad 850.000 risparmiatori.

Il ministro dell’Economia Domenico Siniscalco, che rischia di far rimpiangere il suo predecessore, decidendo di non decidere, continua a fare il pesce in barile, per non ostacolare i disegni della Banca d’Italia, che detta la linea sulle priorità del Paese in una mistificatoria operazione di autotutela: alle riforme necessarie per modernizzare l’Italia, non è prioritaria la legge a tutela dei risparmiatori e del mercato.
Intesaconsumatori,che aveva denunciato gli scandali finanziaria a partire da Bipop Carire nell’ottobre 2001, passando per Cirio e Parmalat, si costituirà domani parte civile al processo in rappresentanza di migliaia di risparmiatori traditi e truffati due volte, non solo dai cattivi consigli delle banche, ma anche dalle promesse da marinaio di un governo assente, che non dimostra interesse al dramma di milioni di famiglie che hanno perso il risparmio di una vita. La riforma del diritto societario e l’approvazione della legge comunitaria,all’esame del CDM, non prevede di fissare regole trasparenti a garanzia dei risparmiatori, ma impone un rinvio alle calende greche (forse tra 5 anni se non ci saranno ulteriori proroghe già concesse dalla legge Draghi), all’obbligo del prospetto informativo imposto in tutti i paesi per le obbligazioni bancarie. Mentre il decreto correttivo della riforma del diritto societario, oggi all’esame del consiglio dei ministri, non prevede il prospetto informativo sull’emissione di bond di società italiane all’estero, per rendere più sicura e trasparente l’emissione obbligazionaria,né le situazioni di incompatibilità degli amministrazioni all’assemblea, tantomeno regola i comportamenti degli amministratori sulle operazioni infragruppo e sul fenomeno opaco delle stock options.
Ma l’ultima vergognosa melina,in cambio del silenzio assenso del Governatore della Banca d’Italia Fazio alla finanziaria, quindi a conti pubblici i quali,seppur sapientemente ritoccati e ristrutturati con sapienti maquillage restano fuori controllo, riguarda il controllo degli strumenti finanziari emessi dalle banche assegnato a Bankitalia, invece che a Consob!
Intesaconsumatori continuerà la sua battaglia in difesa dei diritti dei risparmiatori, che coincide con la crescita di un mercato finanziario trasparente,quindi serio e maturo che non perdona le turbate dei Governi di turno, che remano contro i diritti per favorire interessi a volte palesi, ma spesso occulti.






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