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L’ENEL E L’AUTORITA’ PER L’ENERGIA INSIEME

Si è fatto un gran parlare in questi giorni delle ?nuove regole? fissate dall’Autorità per l’Energia a ?favore? degli utenti elettrici. Ecco di cosa si tratta: 1. le attivazioni e riattivazioni dell’utenza devono avvenire entro 5 giorni. Ossia, viene così dichiarato legittimo un abnorme ritardo di 5 giorni nel fornire un servizio essenziale come l’energia elettrica. Immaginiamo un utente che resta senza luce per 5 giorni quanto sarà felice !! Si tratta ovviamente di una misura doverosa che sposta a 5 giorni anche gli allacci che fino ad oggi venivano fatte in 24 ore (all’estero massimo in 48 ore). 2. I distacchi della luce possono avvenire solo dopo la spedizione di una raccomandata di avvertimento all’utente e solo se l’inadempimento sia superiore al deposito versato al momento del contratto. Si tratta di disposizione ridicola: l’obbligo di avvertire prima l’utente inadempiente è previsto in Italia dal codice civile e fin dal 1942 (!!). Il deposito, di 10.000 lire, viene sempre superato, laddove il distacco, secondo il codice civile, può essere fatto solo se l’inadempimento eguale almeno a 2 o 3 bollette. Quindi anche questa è una regola dannosa. 3. Il risarcimento automatico è irrisorio. La Corte Costituzionale da tempo ha stabilito che l’utente se subisce un danno dalla interruzione di un servizio pubblico no è vincolato al risarcimento automatico prefissato ma può agire in giudizio per il ristoro del danno effettivamente subito (pensiamo ad un mancato allaccio per 10-15 giorni in una azienda che non può lavorare senza energia elettrica !!). 4. Non sono previsti risarcimenti per la causa di danno più frequente: e cioè la interruzione di corrente e, soprattutto, le mininterruzioni che cancellano i testi da computers ecc. ecc. In conclusione, siamo ben lontani dai principi di efficienza del servizio e rispetto dell’utente. Avrebbe fatto meglio l’Autorità per l’Energia a non scoprire almeno quel che avviene oltreoceano o nei Paesi più civili d’Europa.

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