Cosa fare se la vacanza tanto agognata è risultata un disastro? È possibile non darsi per vinti e ricorrere alla giustizia per ottenere ragione, vedere riconosciuti i propri diritti di viaggiatori maltrattati e ottenere un risarcimento in denaro. Non ripagherà della brutta avventura vissuta ma magari potrà consolare, facendo sperare in ferie migliori.“Al rientro a casa – spiega Nicola D`Andrea – è fondamentale segnalare ufficialmente i disservizi incontrati e di cui si è stati vittime inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno entro dieci giorni al tour operator che si era scelto per il viaggio. Se l`aereo, invece, era stato prenotato in autonomia, la missiva raccomandata va inviata alla compagnia aerea. Non occorre, in questa prima fase, allegare tutta la documentazione raccolta durante il viaggio sfortunato, cioè foto, filmati e nomi di testimoni compagni di viaggio, che sarà invece prodotta in seguito, durante le fasi di richiesta risarcitoria. I tempi non sono brevissimi, si parla di circa un anno di attesa. Ma è comunque importante farsi avanti e segnalare ogni problema“.Il danno viene liquidato in base a normative specifiche, nazionali e comunitarie. I giudici riconoscono una sorta di periodo di mancata felicità . Un danno esistenziale, in un certo senso, poiché impedisce alla persona di godere di un sacrosanto periodo di pace e calma, ricreazione, ritempramento e ritrovamento delle forze fisiche e psicologiche, lontano dallo stress del lavoro e delle occupazioni quotidiane di tutto l`anno. Per chi ha bisogno dei servizi a tutela dei consumatori, la sede di Codacons ha da poco cambiato ufficio. Da Città Fiera di Martignacco si è spostata di recente all`11 di via Gorghi, in un locale al secondo piano. Si può contattare al numero di telefono 0432.403872 o in internet al sito www.codaconsfvg.it.