UNA LETTERA aperta al presidente di Unipol, Pierluigi Stefanini è stata inviata dae Massimo Cricca, cliente del ramo assicurazioni e portavoce del Carspac 2, il comitato dei soci sovventori dell? ex Coopcostruttori che ha aderito al Codacons. «Nei giorni scorsi ? si legge nella lettera ? il TG3 regionale, in relazione al crac finanziario della banca americana Leehman Brothers, dava notizia della scelta importante effettuata dalla sua compagnia di restituire, a coloro che avevano sottoscritto le obbligazioni Unipol, l?intero importo alla scadenza. La scelta di spostare il rischio di investimento dal cliente alla Compagnia, che ha emesso il titolo, per tutelare il risparmio delle famiglie, è stata accolta con grande soddisfazione e si pone in controtendenza rispetto alle speculazioni finanziarie delle banche. E? un dato di grande solidarietà e sensibilità sociale. E? un esborso di circa 45-50 milioni di euro che l?Unipol perderebbe per restituire i risparmi alle 2.500 famiglie che hanno acquistato le obbligazioni Unipol. Si tratta di una cifra importante, ma come ha affermato l? amminiistratore delegato Salvatori, facilmente sopportabile dalla Compagnia in quanto ammonta a circa l?1% dell?utile del 2007». A questo questo punto la domanda sorge spontanea: «Caro presidente, come socio prestatore del la CoopCostruttori di Argenta, le chiedo: perché, assieme agli altri presidenti facenti capo alla LegaCoop Emilia-Romagna, non avete avuto analogo atteggiamento nella restituzione del prestito sociale? Anche in questo caso circa 3.000 famiglie avevano investito i loro risparmi nella Cooperativa per dare sviluppo e lavoro all?economia del proprio paese. Ma ora si trovano in gravissime condizioni finanziarie, e non sono state tutelate se non con un rimborso di circa il 40% dei loro investimenti. Se la cifra di 45-50 milioni di euro è facilmente sopportabile dalla sola Unipol, certamente quella di 80 milioni di euro del prestito sociale in CoopCostruttori poteva essere sopportata, in sette anni, dal colosso della LegaCoop. Forse noi soci della Costruttori non siamo le vittime di questo crac finanziario al pari degli investitori delle obbligazioni Unipol? O siamo stati in qualche modo ritenuti colpevoli e responsabili come soci al pari degli amministratori delle Cooperativa? Certamente era una buona occasione per dimostrare che il prestito sociale nella cooperazione è comunque garantito, ed i soci possono continuare a credere e investire nella cooperazione in quanto ampiamente tutelati». Intanto è stato fissato dal Codacons il calendario per incontrare i soci, dipedenti e fornitori, che vogliono costituirsi parte civile in un eventuale processo contro i soggetti rinviati a giudizio. Gli avvocati ricevono oggi nell?ufficio di via Campana dalle 10 alle 12. Poi il 13 movembre edil 18 dicembre.