“Ai nostri tavoli serviamo solo acqua in bottiglia San Zaccaria-Terme del Brennero, che viene aperta davanti al cliente e costa 2,60 euro“. Così il titolare dell`Hotel Post, Heinz Innerhofer, si difende dall`accusa rivoltagli da due ospiti roveretani che sostengono, invece, di aver pagato 2,60 euro per una caraffa d`acqua del rubinetto. A prova di ciò i due anziani coniugi, che si sono rivolti all`ufficio legale del Codacons, hanno portato la ricevuta del pranzo dove alla dicitura “Liter natur“ corrisponde la cifra 2,60 euro. “Non serviamo mai l`acqua nelle caraffe – continua il titolare dell`albergo vipitenese – sullo scontrino compare la scritta “un litro di naturale“ solo perché non c`è abbastanza spazio per scrivere “una bottiglia di acqua naturale“. Non capisco perché questi signori non abbiano chiesto spiegazioni al momento del pagamento e abbiano invece preferito rivolgersi al Codacons“. E proprio l`ufficio legale del Codacons, dopo uno studio mirato, facendo riferimento alla recente attuazione del decreto Marzano, che consente la vendita di acqua naturale solo in confezioni sigillate e monodose, avrebbe inviato una diffida all`hotel, segnalando il fatto anche alla Camera di commercio di Bolzano. “Di questa diffida non so nulla e ho appreso la notizia dalle pagine del giornale – conclude Innerhofer -. Sono amareggiato. Sono titolare dell`hotel da due anni e i nostri ospiti abituali sanno che siamo gente onesta“. Anche il titolare del bar Silver di Rovereto ha qualcosa da dire: “L`acqua di rubinetto che serviamo è gratis, ciò che costa 50 euro è il servizio ai tavoli esterni“.