Il Codacons promuove nel complesso gli interventi contenuti nel disegno di legge sulle liberalizzazioni al vaglio del Consiglio dei Ministri, ma sottolinea la presenza di luci ed ombre su molti provvedimenti.
Nel dettaglio:
ABOLIZIONE COSTI DI RICARICA: ottimo provvedimento, ma se formulato male può impedire agli utenti di ottenere la restituzione di quanto ingiustamente pagato alle compagnie telefoniche negli anni passati;
PUBBLICITA’ TARIFFE AEREE: in questo settore l’Italia arriva in ritardo, visto che già l’UE ha previsto maggiore trasparenza nel pubblicizzare le tariffe aeree, tasse e oneri aggiuntivi;
AUTOCERTIFICAZIONE IMPRESE: bene la misura, ma servirà vigilare sulle false dichiarazioni soprattutto per quanto riguarda i requisiti di sicurezza e di adeguatezza delle strutture;
ABOLIZIONE SCADENZA PREPAGATE TELEFONINI: provvedimento sacrosanto, ma non farà entrare niente in tasca ai consumatori;
BENZINA: molto bene la pubblicità dei prezzi praticati dai distributori, misura che il Codacons chiedeva oramai da anni. Serve però prevedere sanzioni severe nei confronti di chi pubblicizza un prezzo diverso da quello realmente praticato;
SCADENZA DEI PRODOTTI IN EVIDENZA: più che mettere la scadenza in evidenza, serve inasprire le sanzioni contro chi vende prodotti scaduti, in quanto attualmente è prevista solo una sanzione pecuniaria risibile;
ASSICURAZIONI: buone le misure del DDL, ma serve capire il momento in cui diventa certa la responsabilità del contraente. Si ravvisa invece l’assenza di interventi atti a ridurre almeno del 20% le tariffe rc auto, anche in relazione alla minor incidentalità registrata con la patente a punti;
CINEMA: inutile la liberalizzazione delle sale. Forse il Governo ignora che i cinema sono sempre meno visitati dai cittadini, e che le sale sono oramai in mano a pochi grandi gruppi che gestiscono liberamente le tariffe dei biglietti (sull’argomento già l’Antitrust si pronunciò su richiesta del Codacons).
Per l’associazione il ddl sulel liberalizzazioni non tocca alcuni settori particolarmente sensibili per i cittadini, e non prevede interventi mirati al ribasso dei prezzi. Nel dettaglio i provvedimenti che il Governo ha omesso di adottare, e che consentirebbero un risparmio medio pari a 500 euro all’anno per le famiglie, sono i seguenti:
RISPARMIATORI:
ORTOFRUTTA:
TELEFONIA:
BENZINA:
BOLLETTE:
BANCHE:
TRASPORTI: