“E’ partita la rivoluzione dell’offerta di posta elettronica di Libero (@Libero.it, @Inwind.it, @Iol.it, @Blu.it) volta al miglioramento della qualità dei servizi offerti da Wind ai propri Clienti“, così inizia la rassicurante e-mail che migliaia di consumatori hanno ricevuto nelle settimane scorse. Miglioramento? Ma quale? In realtà si tratta di un netto peggioramento. La missiva prosegue: “da Novembre la fruizione in modalità POP3/Imap4 (attraverso i principali software quali Ms Outlook, Eudora etc.) continuerà ad essere garantita solo per i clienti di LiberoADSL, Libero Free, Inwind e di tutti i servizi di collegamento a Internet forniti da Wind“. In sostanza o utilizzi loro come provider, o inizi a pagare il servizio di posta, oppure la casella la puoi consultare solo sul portale www.libero.it (Web Mail).
Molte le lamentele dei consumatori che abbiamo ricevuto al Codacons. Non poter ricevere né mandare direttamente la posta dal computer, ma essere costretti ad andare sul sito, inserire il nome, la password ed attendere i tempi ?biblici? per l`apertura delle pagine, ed in ogni caso non poter compiere tutte le operazioni in modalità non in linea, significa un danno diretto ed una perdita di tempo che, specie per aziende e professionisti, significa migliaia di euro. L`alternativa è pagare o cambiare e-mail e provider.
Ma ormai l`e-mail è come il cellulare, bisognerebbe introdurre la sua portabilità. Come si può cambiare l`indirizzo di posta, infatti, quando da anni lo utilizzi e l`hai già dato a mezzo mondo?
Il Codacons ha inviato un esposto all` Autorità Garante delle Comunicazioni ed inizierà una causa pilota difendendo uno dei tanti dei consumatori danneggiati, chiedendo un risarcimento del danno.