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LICENZIAMENTI NELLE FERROVIE: RIVOLTE DEI DIPENDENTI

La bufera di licenziamenti che ha colpito recentemente i dipendenti delle Ferrovie dello Sato rischia di aggravare il malcontento che già spopola tra i dipendenti pubblici e i sindacati. Il licenziamento del macchinista Dante De Angelis ha inoltre alimentato questo stato di allarme generale.

L’approvazione della legge Brunetta, quella cioè volta – almeno sulla carta – a migliorare la pubblica amministrazione, ma che di fatto punisce indiscriminatamente sia i veri fannulloni, che i dipendenti corretti e operosi che magari contraggono malattie e devono assentarsi dal lavoro, ha già mobilitato migliaia di lavoratori.

Sono infatti oltre 10.000 i dipendenti ad aver aderito al ricorso al Tar proposto dal CO.FO e appoggiato dal Codacons, per ottenere l’annullamento delle disposizioni volute dal ministro per la Funzione pubblica, Renato Brunetta, e che ledono il diritto inviolabile alla salute ed i diritti al ristoro economico per chi subisce una lesione alla salute invalidante per causa di servizio, e trasformano la malattia, che e` una causa di forza maggiore che impedisce la prestazione, in una sorta di colpa del lavoratore e lo punisce privandolo di una parte della retribuzione.

Ricordiamo che tutti i dipendenti pubblici (operanti in Agenzie delle entrate e del territorio, Camere di commercio, Tribunali, Prefetture, Autorità garanti, scuole e uffici scolastici, istituzioni universitarie, uffici di collocamento, o in enti pubblici come Inps ed Inpdap, locali e della sanità, ospedali ed Asl, ecc.) hanno tempo fino al 15 settembre per ricorrere contro il provvedimento del Governo e che, per aderire all’iniziativa legale, basterà inviare una mail all`indirizzo ricorsofannulloni@studiorienzi.it

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