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“Limitare” i danni provocati dall’uso di botti illegali

Ogni anno, a fine anno, impazzano i consigli degli esperti e gli appelli delle forze dell’ordine per cercare di «limitare» i danni provocati dall’uso di botti illegali. Eppure su internet basta inserire il termini «fuochi d’artificio illegali» in un qualsiasi motore di ricerca per trovare anche qualche «folle» che esorta a «sparare» la notte di San Silvestro magari dando anche qualche consiglio sui botti da utilizzare. È possibile anche trovare un listino prezzi, con indicazioni sul costo di ciascun ordigno. Per l’ultima trovata del 2008, la bomba Lavezza, ad esempio, si arriva anche a 500 euro. Scende il prezzo, invece, per la bomba Bin Laden: 250 euro. Ecco alcune tipologie di fuochi. «Pop Pop»: sono i più innocui, basta buttare uno a terra e fa uno scoppiettio simile allo schioccare delle dita, adatti per i bambini. «Tric Trac»: è il classico di fine anno; bisogna fare attenzione è piuttosto pesante. «Cipolla»: simile al tric trac ma più pesante. «Mini Cicciole»: sono botti verdi e rossi, si vendono in filiere e fanno una botticella come un battito di mani. «Coda di Drago»: è un tubo di carta molto lungo, emette una serie di scoppietti pesantucci fino alla fine, è fastidioso alle orecchie. «Biancalo»: emette fumo. «Fric Fric»: meglio note come le stelline di Natale. L’ultima trovata è la «Bomba di Lavezzi». In realtà è la stessa bomba «pesante» riposta ogni anno ma con nomi diversi e, talvolta, un’aggiunta di esplosivo. Lo scorso anno si chiamava «Finanziaria». Ugualmente pericoloso «Lilly Magnoli» di 8 chili e 400 grammi definito pericolosissimo dagli esperti artificieri: le indicazioni per l’uso consigliano di farlo esplodere ad una quarantina di metri dagli edifici. Quindi «Rambo 31», composta da 46 grammi di polvere esplosiva compressi e che può provocare danni fino a due piani in un edificio. Ma ricordiamo anche i consigli degli esperti.  Ecco, ad esempio, il decalogo delle associazioni dei consumatori Adoc e Codacons. Usare sempre e solo prodotti legali, l’etichetta deve riportare il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria e le modalità d’uso che devono essere seguite attentamente. Se questo talloncino non c’è sono da considerarsi fuochi proibiti. Acquistare giochi pirotecnici esclusivamente nei negozi autorizzati e mai sulle bancarelle che non abbiano esposta la licenza specifica per trattare questo genere di prodotti. Accenderli all’aperto e allontanarsi quando la miccia viene accesa. Tenerli lontani dal proprio corpo. Accendere un fuoco alla volta ed evitare che al momento dell’ accensione ci siano altri fuochi vicini. Non indossare mai al momento dell’accensione giacconi o maglioni di pile o fibra sintetica, e nemmeno indumenti acetati come tute sportive. Sono facilmente infiammabili. Non raccogliere botti abbandonati ma lanciare l’allarme. Non farli accendere dai bambini, senza una presenza di adulti accanto. Evitare di acquistare quelli troppo sofisticati. Se un botto non è esploso non avvicinarsi troppo non prenderlo con le mani e immergerlo in un secchio d’acqua.

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