Site icon Codacons Lombardia

L’Indicatore dei Consumi di Confcommercio (Icc) registra una flessione dello 0,4%

 Dopo il calo registrato ad agosto anche a settembre l’Indicatore dei Consumi di Confcommercio (Icc) registra una flessione dello 0,4\% in termini di quantità acquistate, «segnando così il settimo segno meno consecutivo da marzo 2008 e confermando quindi il permanere di un forte ridimensionamento dei consumi da parte delle famiglie». Lo riferisce Confcommercio.Nel complesso dei primi nove mesi del 2008, l’Icc mostra una riduzione dell’1,9\% a fronte del +1,1\% registrato nell’analogo periodo del 2007. Considerato però che i prezzi, nello stesso periodo, hanno registrato un aumento del 2,7\%, la variazione tendenziale dei consumi in «valore» da gennaio a settembre di quest’anno registra un +0,8\%. Il dato di settembre dell’Indicatore Consumi Confcommercio continua a riflettere, anche se in modo più contenuto rispetto ai mesi precedenti, un’evoluzione negativa sia della domanda di beni (- 0,3\% in quantità rispetto all’analogo mese del 2007) sia di servizi (- 0,8\%).Anche a settembre 2008 poi continua l’evoluzione negativa degli acquisti di articoli d’abbigliamento e calzature che, dopo la sensibile flessione di agosto (-5,7\%), registra un’ulteriore flessione delle quantità acquistate dalle famiglie (-2,5\%). Nella media dei primi nove mesi la flessione della domanda per i prodotti del settore è stata del 2,9\%. In termini congiunturali, i dati segnalano a settembre una crescita dei consumi dell’1,1\%. «Il dato – spiega Confcommercio – è fortemente influenzato dall’evoluzione registrata nell’acquisto di mezzi di trasporto: al netto di tali voci, la crescita si attesta su valori più contenuti (+0,3)». Per evitare la contrazione dei consumi «i commercianti ora non hanno più scuse e devono abbassare i prezzi del 20\%», soprattutto nell’alimentare (- 2,5\%), attacca il Codacons. Coldiretti Padova avverte: i rincari in questo campo peseranno per 332 euro in più a famiglia.
 

Exit mobile version