Milano, nel mese di agosto, si svuota. A differenza di altre città, molto più bersagliate dai turisti, si ha un calo vistoso delle presenze e quindi della domanda di beni di consumo. I prezzi, quindi, dovrebbero abbassarsi. Questo almeno secondo le leggi di mercato. Nonostante ciò si registra un + 0,4%. Un fenomeno che dovrebbe preoccupare Palazzo Marino. L`inflazione, infatti, viste le premesse, rischia di aumentare ulteriormente con la ripresa di settembre.
“Il fatto che Milano abbia il record dei prezzi in Italia, battendo anche città a maggior vocazione turistica, come Venezia, Napoli, Firenze, dovrebbe preoccupare chi amministra la città. Eppure né Albertini né Predolin hanno mai inteso fare qualcosa per calmierare i prezzi: Albertini è sempre stato felice ed orgoglioso che Milano fosse tra le più care al mondo, illudendosi che la cosa sia legata al fatto che la città è sempre più attraente, e Predolin ha più volte dichiarato che il Comune non può fare niente per calmierare i prezzi e che il consumatore deve difendersi da solo. In questi condizioni non resta che scioperare, ed invitiamo pertanto tutti i milanesi ad aderire alla protesta del 16 settembre, astenendosi dai consumi“ ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli.
Un`ultima considerazione sul dato statistico di Milano. Ancora una volta si colpiscono i consumatori nel momento in cui sono costretti ad acquistare: della serie, quando fa caldo aumentano il costo delle bibite. Infatti le voci che incidono maggiormente sullo 0,4 finale sono proprio alberghi e pubblici esercizi (+ 0,7%) e trasporti (+ 0,7%). In sostanza, volete andare in vacanza? Peggio per voi!
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