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L’inflazione non molla, pane e pasta record

  Senza tregua. L’inflazione non molla. E ad agosto resta inchiodata al 4,1%. Proprio come a luglio. Alla faccia delle previsioni che la davano in calo al 4%. Così l’Istat ha dovuto ricredersi. Il costo della vita è ai massimi dal giugno 1996. Sul banco degli imputati ancora loro: gli alimentari. Con il pane che continua a far segnare un rialzo del 12,2% su base annua. La pasta invece non conosce sosta. E diventa ancora più cara (+1,1%) su base mensile. E +25,6% in un anno. Non solo. I buongustai amanti dei maccheroni di semola di grano duro prenderanno la batosta più sonora: qui l’aumento è addirittura del 35,2%. Altro che ritocchi. La Coldiretti ha fatto qualche calcolo. Risultato: gli italiani spenderanno 3,4 miliardi in più rispetto al 2007 solo per questi due prodotti. Intanto se la Federazione italiana panificatori parla di demagogia e contesta i dati, sostenendo che da inizio anno il pane è rincarato solo del 3,2%, i consumatori parlano di «speculazione» e lanciano lo sciopero della pagnotta per il 18 settembre. «Porteremo in piazza, assieme alla Coldiretti, panettieri e fornai che dimostreranno che i costi di produzione del pane arrivano ad essere anche quattro volte inferiori a quelli attuali», spiega il Codacons. L’iniziativa, che è organizzata da tutte le associazioni dei consumatori, prevede una manifestazione contro il carovita a piazza Montecitorio e, contemporaneamente, un boicottaggio degli acquisti di pane e pasta. Gli agricoltori sottolineano che mentre i prezzi agricoli alla produzione ad agosto sono in calo del 2,9% quelli degli alimentari al consumo crescono dello 0,2%. Il settore è sotto i riflettori anche per le indagini che sia l’Antitrust, sia il Mister Prezzi stanno eseguendo. L’Autorità guidata da Antonio Catricalà chiuderà entro fine novembre l’istruttoria sulla pasta a ottobre 2007 per un’ipotesi di cartello sui prezzi. E sempre all’Antitrust, il ministro per lo Sviluppo, Scajola, ha inviato la settimana scorsa una segnalazione per presunti accordi sui prezzi del pane in alcune province. Anche il Garante prezzi sta per avviare accertamenti sulla filiera dei cereali. Intanto la Uil chiede al governo di affrontare il nodo degli stipendi e delle pensioni depauperati dal calo del potere d’acquisto. La Cisl torna su uno dei temi di confronto con Confindustria nella riforma dei contratti e sottolinea che con un carovita al 4,1% è «irrealistico» fissare l’inflazione programmata all’1,7%. Il Codacons teme una maxi-stangata da 1.700 euro a famiglia. Federconsumatori e Adusbef e chiedono di tagliare prezzi e tariffe almeno del 15-20% e di abbattere l’Iva al 10%. Continuano a correre anche la carne, che aumenta del 4,2% rispetto ad agosto 2007, con un picco del 5,1% per quella bovina. Anche il latte resta su un trend di crescita molto sostenuto: +11%. La frutta fa registrare un +7,5%. L’inflazione tarata sui soli beni a più alta frequenza d’acquisto – un capitolo macro in cui l’Istat censisce alimentari, affitto, trasporti, tabacchi, carburanti, servizi di ristorazioni, spese per la casa – si è portata ad agosto al 5,7%. Un livello di guardia, sebbene in discesa rispetto al +6,1% di luglio. La decelerazione si deve ai carburanti, che lo scorso mese hanno rallentato dopo una lunga fase al rialzo: la verde è calata del 4,2% sul mese, il che ha portato l’incremento annuo al 10,5% contro il +13,1% registrato a luglio. Il gasolio è calato del 4,9% sul mese, portando al 23,8% il rialzo rispetto al 2007. Ma per tutte le altre voci continua il rally, con un balzo del 40,7% per il trasporto aereo, del 12,3% per quelli marittimi, del 6,2% per i pacchetti vacanza.

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