L’Intesa dei consumatori, dopo aver ricevuto nei giorni scorsi numerose telefonate da cittadini preoccupati dalle operazioni di taglio che la riforma sanitaria sta operando in diverse strutture ospedaliere, prende posizione in merito ai principali provvedimenti che sembrano caratterizzare il nuovo assetto della Sanità.
Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori ritengono di fondamentale importanza una razionalizzazione della spesa che consenta una reale e consistente riduzione dei costi sanitari riscontrabili anche dal singolo cittadino, ma tale obiettivo va perseguito attuando interventi oculati, quali ad esempio il controllo delle lungo degenze, che risultino graduali e quindi di scarso impatto traumatico per i malati.
In questa chiave l’Intesa ritiene rischiosa la chiusura di alcuni piccoli ospedali che potrebbero creare non pochi problemi a diversi comuni, isolandoli ed allontanandoli di parecchie decine di chilometri dalla struttura più vicina (clamoroso è il caso di Domodossola, le cui donne in attesa sarebbero costrette a percorrere 70 Km. per giungere al più vicino ospedale).
L’Intesa dei consumatori, al contrario, propone il rilancio di tali piccole strutture, attraverso la specializzazione delle stesse in un settore che ne migliori le prestazioni, mantenendo, potenziando o creando allo stesso tempo, dei pronto soccorso moderni ed efficienti.
Per Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, una rete integrata di servizi così concepita, rassicurerebbe i cittadini riducendo notevolmente i costi del settore.