I Presidenti Carlo Pileri dell’Adoc, Elio Lannuti dell’Adusbef, Carlo Rienzi del Codacons e Rosario Trefiletti di Federconsumatori, protagonisti del presidio tenutosi a Piazza Montecitorio il giorno dello sciopero della spesa, ringraziano sentitamente i consumatori italiani per la grande adesione alla protesta e per i numerosi attestati di stima giunti presso le sedi delle 4 associazioni; ringraziano la CGIL, la UIL, la Confsal e le altre associazioni e sindacati che hanno voluto appoggiare l’azione dell’Intesa; ringraziano le personalità politiche, i consiglieri regionali, provinciali e comunali che hanno manifestato la loro partecipazione; ringraziano i giornalisti e gli operatori che sono riusciti a trattare obiettivamente e con competenza questo importante momento di partecipazione sociale.
Ora, commenta l’Intesa, tante adesioni e tanta fiducia non possono rimanere inesaudite. Lo sciopero della spesa, secondo Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, non solo ha sottolineato l’insofferenza dei cittadini per il carovita, ma ha avuto anche il merito di lanciare al Governo un imput affinché compia una decisa inversione di rotta in tema di politica economica, al fine di rilanciare i consumi ed uscire dallo stato di recessione in cui versa il Paese.
L’Intesa dei consumatori pertanto, chiede al Governo l’apertura di un tavolo di ampio respiro che riesca ad affrontare e risolvere i seguenti temi:
- nell’ambito della discussione della legge finanziaria che il Governo presenterà alle Camere, l’Intesa chiede che vengano poste al vaglio anche le proprie proposte, riassunte negli otto punti (www.intesaconsumatori.it/index.php?fuseaction=home.newsflypage&sku=111 ) più volte resi noti ma mai discussi;
- rendere funzionante l’osservatorio dei prezzi, tanto pubblicizzato ma finora mai riunito in sedute operative;
- rendere informata l’Intesa e gli stessi consumatori sul disegno di legge sulla class action, che riguarda tutti e non solo alcune associazioni;
- avviare una commissione d’inchiesta parlamentare sull’Istat, sulle dinamiche delle rilevazioni e composizione dell’indice inflattivo, nonché sulla composizione del paniere;
- ridiscutere le riforme costituzionali contenute nel disegno di legge del Governo che allo stato attuale si presentano come un vero e proprio sconvolgimento della prima parte della Costituzione e che in alcuni casi (leggi devolution) consegnando piena potestà legislativa in materia di sanità, assistenza, scuola e sicurezza alle regioni, rischia di creare disuguaglianze e ingiustizie tra i cittadini di diverse regioni.
L’Intesa ritiene che tali richieste siano quelle del 47% dei cittadini che hanno partecipato all’astensione degli acquisti e che quotidianamente mostrano apprezzamento e solidarietà per l’operato e le iniziative delle 4 associazioni.
Riportiamo i dati di adesione allo sciopero dei consumi – indagine effettuata dalla Doxa: