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L´Mpa preme sul freno “Rincaro ingiustificato”

L´aumento della Tarsu potrebbe essere approvato dalla giunta già la prossima settimana, o comunque entro novembre. L´unico intoppo riguarda il bilancio 2007 dell´Amia, ancora non approvato: il sindaco vorrebbe prima far votare il bilancio all´azienda e poi predisporre gli aumenti. Gli uffici della ragioneria generale sono al lavoro per preparare la delibera con un aumento della tariffa che si aggira intorno al 30 per cento. Basterà poi il via libera della giunta per far diventare operativa la nuova Tarsu, perché non occorre alcun passaggio formale a Sala delle Lapidi. Non a caso, da destra a sinistra, arrivano richieste al sindaco Diego Cammarata perché interrompa l´iter. «Il Movimento per l´autonomia è contrario a un nuovo e pesante aumento della Tarsu, come da più parti si sta sentendo in questi giorni – avverte il vice presidente del gruppo parlamentare dell´Mpa all´Ars, Marianna Caronia – Non si possono chiedere continui sacrifici a coloro che vivono di stipendio e che ormai hanno difficoltà a chiudere il bilancio familiare mensile in positivo». Per la Caronia «altri aumenti non sarebbero giustificabili anche alla luce dell´efficienza di alcuni dei servizi resi ai palermitani che non sempre raggiungono quei livelli che gli utenti si attendono». «Sono certa che il sindaco Cammarata comprenderà bene che tartassare i cittadini – dice – ancora con un aumento delle imposte avrebbe l´effetto di un boomerang. Piuttosto dobbiamo pensare a rendere la città più vivibile e al primo punto c´è la realizzazione delle grandi infrastrutture». Il consigliere comunale Vincenzo Di Gaetano, del gruppo misto, manifesta «perplessità sul ventilato aumento della Tarsu». «La maggior parte dei cittadini palermitani – afferma – si trova già in difficoltà finanziarie per la recessione globale in atto, e un aumento di tributi non è certo auspicabile per il superamento delle attuali condizioni di disagio economico della collettività».  Anche il Codacons si schiera contro l´ipotesi di un nuovo aumento della Tarsu: «La politica tributaria del Comune di Palermo – spiega Giovanni Petrone, segretario del Codacons Sicilia – si sta traducendo in un aggravio di costi per il cittadino, già tartassato da vari inutili balzelli come, ad esempio, la tassa per le Ztl».

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