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LO STRANO GIOCO DEI TASSISTI ROMANI






I tassisti romani hanno fatto di tutto per ottenere l’aumento delle tariffe, persino promettere nuove licenze. Una volta ottenuto il via libera dalla Giunta comunale, sembrano essersi rimangiati la parola. Almeno secondo i principali quotidiani. Ora godono di un benefico 11% in più sul tassametro e sulla sicurezza di non vedere la propria attività minata dall’arrivo di nuovi concorrenti. Tutto ciò a danno, ovviamente, degli utenti romani, costretti non solo a pagare di più sulle corse, ma anche ad aspettare a volte troppo tempo prima di riuscire a salire su una vettura. Per un servizio che non soddisfa la maggior parte dei cittadini romani. Senza contare poi che in Italia le tariffe dei taxi sono le più alte d’Europa. Questo anche perché il tassametro non parte quando il cliente sale a bordo, ma assai prima, e cioè quando arriva la chiamata all’operatore. Così quando un cittadino sale su un taxi, il tassametro segna già 7-8.000£.
Ci sarebbe inoltre una pratica diffusa che vede i tassisti rivendersi e subaffittare le licenze a prezzi astronomici, o trasferirle da padre a figlio, tutto ciò a danno della concorrenza e quindi dei consumatori. ?Ma è solo aumentando la concorrenza che il servizio potrà diventare efficiente e competitivo rispetto ai trasporti pubblici!?, sostiene l’Avv. Carlo Rienzi, presidente del CODACONS.

L’associazione annuncia battaglia contro gli aumenti delle tariffe dei taxi, diffidando il Comune a concedere nuove licenze proprio per il fatto che gli aumenti sono stati autorizzati in vista di nuove concessioni, licenze che ora i tassisti sembrano voler boicottare. Il CODACONS annuncia inoltre l’impugnazione del provvedimento comunale che ha concesso l’adeguamento dell’11% delle tariffe a unico vantaggio dei tassisti.

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