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LOGHI E SUONERIE FANNO IMPENNARE LE BOLLETTE TELEFONICHE!!




Stanno pervenendo al CODACONS parecchie segnalazioni da parte di cittadini che si sono visti arrivare bollette telefoniche esorbitanti per aver scaricato un paio di suonerie per il telefonino.

Questi i fatti. Nel mondo di internet stanno proliferando siti che invitano il navigatore a scaricare subito originali suonerie e divertenti loghi per telefoni cellulari. Quando si clicca col mouse sulla suonerie o sul logo da scaricare si viene invitati ad accettare l’installazione di un programma. E qui viene il bello. Il programma chiude la connessione locale con l’internet provider abituale, dopodiche` il modem, ogni volta che ci si connetterà a internet, utilizzerà automaticamente il server del gestore del servizio mediante numerazione telefonica 166, i cui costi altissimi sono noti a tutti.

Logicamente tutto ciò, assieme al prezzo del servizio, viene specificato con delle scritte piccolissime poste alla fine della pagina. Anzi alcuni siti per distogliere l’attenzione sui costi, scrivono: ??RICORDATEVI CHE:- Non c`e` alcun costo aggiuntivo di registrazione del programma di connessione, che e` assolutamente libero e gratuito – Non ci sono specificazioni particolari sulla bolletta telefonica circa la natura dei servizi offerti, – Non esistono passwords da dover utilizzare??
Ovviamente il navigatore scarica il programma senza prestare molta attenzione a delle scritte quasi illeggibili.

Pensiamo poi ai bambini e agli adolescenti che fanno un grande uso di internet non conoscendo le trappole che si insidiano dietro suonerie, loghi e pagine web.
Come il caso di una bambina di Roma che, per scaricare un logo, ha fatto spendere ai genitori quasi mezzo milione in 3 giorni!! La madre di questa bambina si è rivolta al CODACONS chiedendo aiuto e denunciando questa situazione che danneggia i cittadini patiti di internet.

Il CODACONS ha deciso di presentare un esposto alla Procura di Roma, all’Autorità per le garanzie nelle Telecomunicazioni e all’Autorità Antitrust, alle quali chiede di accertare se siano ravvisabili gli estremi di una truffa e quelli di pubblicità ingannevole in relazione alla scarsa informazione data circa i costi del servizio.


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