Dopo 3 anni il Presidente dell’Ordine dei medici si accorge che la trascrizione del nastro con l’intervista radiofonica al prof. Emilio De Lipsis, consulente medico del Codacons, non era fedele alla registrazione, e così rinvia l’udienza.
A questo si è arrivato ieri, dopo oltre due ore di arringa dell’Avv. Carlo Rienzi per dimostrare la persecuzione dell’associazione e del suo consulente medico. La vicenda è nota: durante un’intervista radiofonica il consulente medico del Codacons, Prof. Emilio De Lipsis, criticò i medici di famiglia per la prassi di dirottare nei nosocomi con eccessiva facilità i pazienti durante i periodi influenzali.
Affermazioni, quelle del De Lipsis, che altro non facevano se non ripetere, dal punto di vista di un medico, ciò che pochi secondi prima era stato detto, sempre nella stessa trasmissione radiofonica, dal Sottosegretario alla Sanità, senatrice Monica Bettoni, che addirittura andò oltre e allargò la discussione alle difficoltà croniche del medico di base.
Da qui è nata la querelle che ha visto il dott. Falconi rivolgersi all’ordine dei medici, di cui ora è Presidente, per far radiare dallo stesso ordine il prof. De Lipsis.
Il bello dell’intera vicenda è che l’Ordine dei medici è chiamato a giudicare il suo presidente, in un esempio di giurisdizione ?casereccia?! il Codacons, infatti, ha presentato un esposto sempre all’Ordine dei medici contro altre affermazioni fatte da Falconi nel corso della stessa intervista. E lo stesso Falconi è chiamato a pronunciarsi su un esposto che egli stesso ha presentato.
Insomma, una situazione paradossale che, conclude il Codacons, necessita dell’intervento del Ministero della Giustizia.