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LOTTA ALL’ELETTROSMOG

Oggi, 14/5/99 a Monza si tiene la conferenza Network-Ispesl con la partecipazione delle più importanti associazioni di lotta contro l’inquinamento elettromagnetico: Codacons, Comitati Antenne Lombardia, Conacem e Alce e con la partecipazione del Ministero delle Telecomunicazioni e ASL. L’accordo prevede sostanzialmente per l’installazione degli impianti per i cellulari: procedure uniformi su tutto il territorio, l’individuazione degli strumenti idonei per le misurazioni, l’individuazione di obiettivi di qualità e la ricerca di tecnologie migliori tra quelli esistenti oltre che di nuove tecnologie per ridurre al massimo l’esposizione ai CEM. Inoltre riconosce nell’Ispesl l’organo deputato a svolgere tali controlli in attesa dell’intervento del governo che tutti auspicano arrivi presto. Si ricorda che a questo accordo aveva aderito l’ANPA, agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente, e che successivamente ha ritirato la firma dal protocollo. Nella sede RAI di Monza il Codacons si impegnerà a firmare un preambolo inteso come dichiarazione di intenti, con cui prende atto dell’esistenza dell’accordo ne condivide i fini e tuttavia chiede ai network che la ricerca continui in maniera spedita, in modo trasparente perché si verifichino gli ulteriori esiti degli effetti a lungo termine provocati dall’esposizione ai campi elettromagnetici, sottoponendo il protocollo ad un’immediata revisione laddove le società vengano meno ai propri impegni sottoscritti con l’Ispesl. Si tratta di risultati che è necessario mantenere e soprattutto migliorare specie per quanto riguarda l’uso delle tecnologie alternative, si pensi alla possibilità di adottare il sistema numerico DAB per le comunicazioni televisive e radiofoniche o ad altre tecnologie per la telefonia mobile su cui si deve comunque convocare un forum in cui gli esperti di telecomunicazioni e i rappresentanti dei cittadini possano effettivamente individuare la bontà delle proposte. Nel frattempo il Codacons si impegnano a verificare che gli obiettivi ivi individuati siano realizzati correttamente soprattutto per quanto riguarda le misure di cautela ed informazione per la popolazione prevedendo comunque una immediata revisione del preambolo laddove i network vengano meno ai predetti impegni.

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