Come ogni anno si è svolto il consueto rapporto dell`Anifa sull`andamento del mercato dei farmaci di automedicazione: come ogni anno si è levato il grido di dolore per l“`esiguità“ del fatturato.
Appare chiaro l`intento dell`Anifa di spingere il Governo ad adottare provvedimenti per aumentare il giro di affari, ma è fortunatamente apparso chiaro un atteggiamento serio e responsabile del Dott. Nello Martini, direttore della Farmacovigilanza, intenzionato a non concedere spazio a richieste che possano essere di danno agli utenti del servizio sanitario: nessuno spazio agli antinfiammatori da banco (l`abuso può portare ad una diminuzione dell`efficacia nei casi d`emergenza) e guerra ai prodotti che magnificano fantomatiche capacità ricostituenti.
Il Codacons apprezza anche l`atteggiamento dei rappresentanti dei farmacisti che non vogliono rinunciare al loro ruolo responsabile di consulente farmaceutico: insomma loro come il Codacons vogliono allontanare l`ipotesi della trasformazione delle farmacie in self service.
“Non si deve fare una crociata contro i farmaci che non abbisognano di prescrizione“ dicono dal Codacons “ma nemmeno si deve cercare a tutti i costi di allargarne il mercato, come sembra pensare l`Unione Consumatori. Resta tutto da dimostrare il fatto che il loro incremento sia un bene per gli utenti e ciò per una serie di motivi: innanzitutto gli utenti per effettuare una scelta responsabile debbono essere istruiti adeguatamente, in secondo luogo si rischia di aumentare la vendita di prodotti inutili o peggio dannosi per le condizioni dell`utente e per finire aumenterà la spesa dei singoli utenti che alle tasse che già pagano aggiungeranno le somme corrisposte per farmaci non forniti dal SSN, con grande gioia delle già ricche case farmaceutiche“.
Dubbi solleva il Codacons in una diffida inviata al Ministero sulla possibilità concreta di effettuare una seria opera di farmacovigilanza su farmaci che non vengono prescritti dai medici e che non passano necessariamente attraverso il vaglio dei farmacisti: chi effettuerà le segnalazioni sugli effetti collaterali che comunque questi farmaci possono comportare?
Nella medesima diffida il Codacons ammonisce il Ministero a non ripetere l`esperienza della pubblicità dei farmaci generici: se una campagna dovrà essere fatta per informare gli utenti, i criteri per l`affidamento a singole associazioni di consumatori dovranno essere più che trasparenti e non potranno non passare al vaglio del CNCU.
Infine per la serie ipse dixit si segnala il simpatico siparietto tra Cesare Cursi, sottosegretario alla salute, e il segretario della FMMG Falconi: il sottosegretario ha sostenuto che nello scorso anno si è assistito alla crescita della spesa farmaceutica per la scelta infausta di togliere il ticket, perché tutti si sono fatti prescrivere farmaci inutili, in qualche modo accusando i medici di prescrivere non ciò che serve ma ciò che viene loro chiesto.
Chi aspettava una reazione stizzita del presidente FIMMG è rimasto deluso: non solo si è detto d`accordo, ma ha anche sostenuto che non vi fosse nulla di strano!