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Ma per l’Arpa il pericolo e’ trascurabile

 
 
Contrails e Chemtrails interessano anche il Friuli Venezia Giulia al punto che l’Arpa, sempre attenta a monitorare l’ambiente regionale, è stata fra le prime istituzioni pubbliche a interessarsi del problema producendo un’apposita relazione. In base a questo studio, che si appoggia essenzialmente su dati già disponibili, si evince che "la variabilità e la varietà delle osservazioni relative alla formazione e persistenza delle scie di condensazione sulla nostra regione possono essere interamente spiegate ricorrendo ai normali meccanismi in atto naturalmente nell’atmosfera", inoltre l’Arpa ritiene "che sulla nostra regione gli effetti inquinanti siano trascurabili a livello locale, a eccezione, in linea di principio, della zona aeroportuale di Ronchi". Analogamente "l’influenza a livello globale delle scie di condensazione emesse sopra ala nostra regione è trascurabile in quanto si stima, mediamente che, ogni giorno nel mondo si possono avere dagli 80 mila ai 90 mila voli aerei".
Il rapporto dell’Arpa regionale andrebbe comunque supportato da una campagna di ricerca apposita, come chiede il Codacons, per bocca del suo presidente ragionale, Vitto Claut il quale ha anche presentato una denuncia-querela alla Procura di Pordenone riguardante le presunte emissioni di "scie chimiche"degli aerei della base Usaf di Aviano. Claut chiede apposite perizie sul suolo, le acque e l’aria per verificare l’eventuale presenza di sostanze inquinanti e pericolose per la salute, chiedendo anche un’analisi dei campioni di carburante dei velivoli che frequentano la base. Anche una cinquantina di cittadini di Paularo con una petizione ha chiesto chiarezza sulle scie nel cielo. Il territorio del comune carnico, come il Tarvisiano, è sulla verticale di dei principali corridoi aerei commerciali, con un traffico aereo in aumento in questi ultimi anni con relative continue segnalazioni di avvistamenti di scie di condensazione.

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