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Magnolfi (Fi): “Cancellato un iniquo balzello per i cittadini“

LE REAZIONI DEI CONSIGLIERI REGIONALI “SAREBBE un segnale forte verso i cittadini se si provvedesse subito a rimuovere i responsabili, politici e tecnici, che hanno deciso l`aumento per gli utenti di Publiacqua, giudicato indebito dal Comitato ministeriale di vigilanza“. Pieraldo Ciucchi, capogruppo socialista in Regione, non ha problemi di schieramento politico e chiede l`intervento immediato del presidente della giunta, Claudio Martini. Dopo aver ricordato che nel programma nazionale del nuovo partito socialista c`è attenzione particolare a tariffe e bollette, Ciucchi continua: “I comuni che nominano i componenti delle autorità di ambito e quelli delle società di gestione, devono prendere atto di come tale meccanismo produca una perversione nel sistema. E il cittadino ne fa le spese“. E ancora: “Con l`articolo 23 bis sui servizi pubblici, il governo mette a fuoco i problemi idrici. Vedremo se i sindaci di Firenze e Roma, che considerano Publiacqua e Acea delle piccole `Iri`, sapranno dare la svolta per una vera liberalizzazione“. Alberto Magnolfi , capogruppo di Forza Italia, attribuisce al suo partito il merito di aver “sventato una clamorosa beffa e un balzello iniquo ai danni dei cittadini di Firenze, Prato e Pistoia“. Infatti Mariapia Strocchi, che ha portato la protesta a Roma, fino a vincere davanti al Co. Vi. Ri, è consigliera azzurra a Pelago. Magnolfi dice: “Secondo il Comitato ministeriale di vigilanza, l`Ato 3 e Publiacqua avevano concordato un aumento non dovuto, motivandolo come presunto conguaglio sui ricavi. Una beffa per i cittadini“. E Paolo Bartolozzi, europarlamentare azzurro, ricorda di aver presentato un`interrogazione sulla vicenda in aprile, quando era ancora consigliere regionale: “E` necessario che Publiacqua, prima di ricorrere al Tar, restituisca ai cittadini i soldi degli aumenti giudicati indebiti dal Co. Vi. Ri“. Durissimo il sindacato Rdb-Cub di Firenze: “Vogliamo dimissioni immediate dei presidenti di Publiacqua e dell`Ato 3. Bisogna ripubblicizzare l`acqua e i beni comuni. Vanno restituiti i soldi ai cittadini e devono cessare gli attacchi ai diritti e al salario dei lavoratori di Publiacqua. La delibera del Co. Vi. Ri. dimostra che avevamo visto giusto, il 23 luglio 2007, quando protestammo contro gli aumenti tariffari decisi dall`Ato3“. Chiarezza e “rimborso immediato“ vengono infine chiesti dal Codacons il quale rimprovera a Ato 3 e Publiacqua di non aver informato i cittadini e di non aver motivato gli aumenti.

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