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Mai detto di inviare lettere a Unipol

Nonostante fosse già chiaro (e scritto) che nelle assemblee del “Carspac 1“ non si è mai suggerito o consigliato d`inviare la raccomandata a Unipol Banca, ma solamente di non mandare questa benedetta lettera per procrastinare i termini di prescrizione alla Legacoop, Valerio Cellini, portavoce del Carspac che non ha aderito al Codacons, tiene a precisare che, nelle affermazioni di Federico Tonini (su “La Nuova“ di ieri) “emergono – scrive in una nota – affermazioni incomplete ed inesatte sulle responsabilità che avrebbero indotto qualche socio ex-Coopcostruttori ad inviare la famosa raccomandata all`Unipol Banca. Mi dispiace per Tonini e per chi ha fatto come lui la scelta di inviare a Unipol Banca la raccomandata, ma non si può, anche se indirettamente, addossare al Carspac e particolarmente a Valerio Cellini la responsabilità di tale scelta. Nelle assemblee del 23 giugno ad Argenta e del 24 a Filo – scrive ancora Cellini -, di fronte a diversi soci che ci chiedevano indicazioni per inviare raccomandate a soggetti diversi, non a Legacoop, nessuno ha proposto Unipol Banca e men che mai Valerio Cellini. Colgo l`occasione per informare – scrive il portavoce Carspac 1 – che vi è la nostra piena disponibilità a chiedere a Legacoop che abbia luogo l`erogazione della seconda tranche anche per chi ha inviato la raccomandata a Unipol Banca, previo invio di una disdetta alla stessa Banca e per conoscenza a Legacoop“. Cellini prende ancora la palla al balzo per aggiungere due cose: “Che ai primi di settembre – scrive – saranno disponibili i moduli per coloro che intendono inviare disdetta a Legacoop per rendere nulle le raccomandate inviate e ricevere, perciò, l`erogazione della seconda tranche e che siamo attivati per incontrare, già dalle prossime settimane, i rappresentanti delle forze politiche e parlamentari dell`opposizione e del governo e delle istituzioni. Vogliamo sollecitare – conclude Cellini – ulteriore sostegno per dare continuità alla solidarietà cooperativa (il “terzo tempo“, ndr), per fare il punto sul problema dei fondi dormienti e infine per sensibilizzare sulla necessità che il prestito sociale sia garantito“.

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