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MAI PIU’ TELEVENDITE TRUFFA STILE WANNA MARCHI!







Finalmente arrivano i primi risultati concreti dalla Commissione per l’assetto del sistema radiotelevisivo del Ministero delle Comunicazioni, riunitasi oggi a Roma, che ha visto protagonisti le reti televisive, i consumatori e il Ministero.

MAI PIU’ QUINDI TELEVENDITE TRUFFA COME QUELLE DI WANNA MARCHI!
Il problema delle televendite e delle truffe legate a certe trasmissioni a carattere commerciale di alcune reti private ha richiesto l’intervento delle istituzioni per fare chiarezza su un settore piuttosto ombroso. Dopo il caso nazionale ?Wanna Marchi? sono saltati fuori altri raggiri ai danni dei consumatori-telespettatori, che hanno per oggetto, ad esempio, le vendite via cavo di gioielli.
Dopo i servizi di Striscia la Notizia e gli interventi della magistratura finiscono sotto la luce dei riflettori quelle reti private che ospitano sedicenti maghi e abili venditori.

Quali sono le loro responsabilità? Quali i controlli sui contenuti delle trasmissioni?

Proprio per discutere del problema ?televendite? si è riunita oggi la sezione normativa della Commissione per l’assetto del sistema radiotelevisivo presieduta dal Cons. Adalberto Baldoni. A far parte di tale commissione, come esperto, è stato chiamato il CODACONS, nella persona del Dott. Antonio Tamburrano, responsabile del comitato scientifico dell’associazione utenti radiotelevisivi, aderente al CODACONS.

In tale incontro sono stati fissati dei punti essenziali: innanzitutto è indispensabile tutelare gli interessi di tutti. A tal fine si rende necessaria una comunicazione preventiva dei contenuti delle trasmissioni-televendite all’ Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni. Così facendo, in caso di contenuti lesivi degli interessi dei telespettatori (quindi ingannevoli, volgari, ecc.) l’Autorità può impedirne la messa in onda. Qualora i contenuti comunicati non venissero rispettati, allora l’Autorità potrebbe intervenire con provvedimenti sanzionatori.
Il secondo punto riguarda invece le sanzioni, che devono essere chiare e severe. Nel settore delle televendite, infatti, sembra esserci incertezza sulle sanzioni da comminare. A tal fine la Commissione determinerà una serie di sanzioni severe per punire chi utilizza il mezzo televisivo per porre in essere truffe di carattere commerciale.



Tali misure presentano un duplice vantaggio: da un lato proteggono la libertà d’espressione, diritto costituzionale indiscutibile, delle reti private e di chi vi lavora, ed evitano che le stesse siano schiacciate dalla potenza dei grandi network; dall’altro tutelano il telespettatore da chi, in mala fede, intende raggirarlo o rifilargli patacche e falsi.

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